Calcio giovanile e prevenzione a braccetto nel “Memorial Bonazzi” di Varese

Presentato il quadrangolare (25 aprile, stadio Franco Ossola) under 19 con Como, Lugano e Cittadella oltre ai biancorossi. A Masnago anche i dermatologi dell'ospedale per una attività di screening contro il melanoma

stadio franco ossola varese

Quattro squadre per un trofeo sportivo con ampi risvolti sociali. Nella giornata di lunedì 25 aprile lo stadio “Franco Ossola” sarà teatro di un interessante quadrangolare giovanile dedicato a formazioni under 19 e intitolato a Cesare Bonazzi. Ovvero all’avvocato varesino scomparso nell’ottobre 2019 che, insieme a Stefano Amirante e Stefano Pertile, rifondò il “Varese Calcio” (con l’attuale denominazione “Città di Varese) dopo il fallimento della precedente gestione.

La dedica a Bonazzi permette a questa prima edizione della “Coppa Primavera” di non fermarsi solo al calcio giovanile, di alto livello: il Città di Varese ha voluto infatti affiancare alle partite la lotta al melanoma, ovvero alla malattia che ha colpito e portato via il fondatore della società. Al “Franco Ossola”, durante lo svolgimento della manifestazione, saranno presenti alcuni dermatologi dell’ospedale di Circolo per sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della prevenzione ma anche per svolgere una attività di screening.

«Cesare è stato un grande appassionato dello sport cittadino e con lui ho condiviso il tifo sugli spalti per le nostre squadre di calcio e di pallacanestro – spiega Stefano Amirante – Siamo felici di averlo coinvolto nella rifondazione del club, nonostante lui fosse già in uno stato avanzato della malattia: oggi, con la possibilità di allestire un torneo di alto livello, siamo felici di aver instaurato una collaborazione con l’ospedale con cui dare un segno tangibile nella lotta al melanoma. Una rapporto che sarà duraturo, perché stiamo pensando a un programma di prevenzione che coinvolta tutto il nostro settore giovanile». Presenti, a Masnago in quella giornata, anche l’associazione Melavivo (composta da persone colpite da melanoma) e Fuck the Cancer, sempre attiva accanto alla società biancorossa. All’allestimento del torneo ha invece collaborato la Winners Management.

«Il melanoma è uno dei due tumori che, al giorno d’oggi, sono in crescita in Italia insieme a quello del pancreas – ricorda il dottor Maurizio Lombardo, responsabile per la ASST del programma di prevenzione di questo tipo di tumori – A Varese in particolare l’incidenza è quasi doppia rispetto alla media nazionale, con quasi 30 casi ogni 100mila abitanti contro i 15-20 del nostro Paese. Per questo è importante avere momenti pubblici, specie rivolti ai giovani».

Presentazione memorial Bonazzi  calcio

Anche dentro al rettangolo di gioco, la Coppa Primavera-Memorial Bonazzi si preannuncia molto interessante: «I nostri ragazzi potranno confrontarsi con un livello che abitualmente non affrontano con il loro campionato» sottolinea il responsabile del vivaio biancorosso, Roberto Verdelli. «Avremo il Lugano, che a livello senior è in Serie A svizzera, e due formazioni di Serie B italiana come il Como e il Cittadella. La prima ha da sempre un’attività giovanile importante, la seconda ha affidato la sua formazione Under19 a un varesino, Manuel Iori. Presenze significative».

Le due semifinali si disputeranno al mattino: Como-Lugano è prevista dalle 9,30 mentre Varese-Cittadella si giocherà alle 11,15 sempre sul prato del “Franco Ossola”. Dopo il pranzo le finali: quella di consolazione alle 15,30, quella per il titolo dalle 17,15. Il trofeo è ideato per essere rimesso in palio l’anno successivo, per un evento sportivo che promette di diventare un appuntamento fisso con il passere delle stagioni agonistiche.

A “benedire” la manifestazione anche il Comune, con la presentazione odierna ospitata a Palazzo Estense. «Bello rivedere il Varese in questa sala per presentare nuove iniziative – l’opinione dell’assessore Stefano Malerba – Il traino della società calcistica è fondamentale per l’area dello stadio, anche in ottica futura. E poi è bello vedere coinvolti i ragazzi che arrivano da due anni complicati dalla pandemia. Credo che il torneo sia un modo per ripartire, tra l’altro con una dedica a una persona che amava tutto lo sport della nostra città».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Aprile 2022
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