Raccolta rifiuti: le opposizioni di Carnago, Brunello e Gazzada chiedono chiarimenti e migliorie
Oggi pomeriggio i rappresentanti delle minoranze dei tre comuni hanno convocato una conferenza stampa per spiegare disservizi, richieste e perplessità sull'affidamento del servizio rifiuti al nuovo gestore

Da Carnago a Brunello, passando per Gazzada Schianno. Nei tre Comuni dove le amministrazioni cittadine hanno scelto di uscire da Coinger per affidare la raccolta rifiuti a Sieco, i gruppi di opposizione si schierano compatti contro il nuovo gestore, al di là della collocazione politica.
Oggi pomeriggio i rappresentanti delle minoranze dei tre comuni hanno convocato una conferenza stampa per spiegare disservizi, richieste e ragioni della posizione contraria assunta rispetto all’affidamento del servizio rifiuti al nuovo gestore.
«La prima cosa che vogliamo evidenziare e quella che chiede le risposte più rapide sono i disservizi che si stanno verificando con il nuovo gestore – ha detto Elena Castiglioni, consigliera comunale di Carnago, capogruppo di “Visione Comune” – Disservizi che riguardano sia l’efficacia della raccolta, sia gli orari. Se per un primo periodo iniziale poteva essere comprensibile qualche disguido, adesso i cittadini stanno segnalando mancati ritiri, tempi lunghi per le varie raccolta porta a porta, che prima venivano effettuate entro la mattinata e ora si protraggono spesso per tutto il giorno, difficoltà per il conferimento alle piattaforme di raccolta differenziata, come quella di Carnago che oggi ha aperto con mezz’ora di ritardo, e che in generale sono sottodimensionate. Se prima si poteva conferire questi rifiuti 7 giorni su 7 grazie al circuito delle piazzole condivise della rete Coinger, oggi abbiamo solo Carnago e Gazzada Schianno».
Un’insoddisfazione che riguarda anche la solidità finanziaria del nuovo gestore: «Purtroppo è stata fatta una valutazione insufficiente a monte – ha spiegato Giuseppe Ghiringhelli del gruppo consiliare di Brunello “Orizzonte Comune” – La qualità degli asset acquisiti non può essere paragonata a quella di Coinger, ben più efficiente, solida e con la metà dei debiti rispetto a Sieco. Cose che si riflettono sulla capacità di investimento e dunque nella prospettiva di un miglioramento del servizio. Ma di investimenti, come è stato detto chiaro e tondo, non se ne faranno da qui ai prossimi tre-quattro anni».
Tra le criticità evidenziate anche quelle legate alla corretta procedura per l’affidamento del servizio: «E’ stata presa la decisione di uscire da Coinger, ok, m almeno si poteva fare una gara d’appalto e confrontare diverse offerte – ha detto l’ex vicesindaco di Gazzada Schianno Alfonso Minonzio – A differenza di Brunello e Carnago a Gazzada Schianno la decisione non è ancora stata presa, perciò abbiamo chiesto di fare una valutazione preventiva più approfondita e dunque siamo in attesa di una risposta».
«A questo si aggiungono preoccupazioni sulla sicurezza – ha aggiunto il consigliere leghista di Gazzada Stefano Frattini – Sicurezza sia degli operatori che lavorano nelle due piattaforme di raccolta, sia dei cittadini che vi si recano a conferire i rifiuti, che in alcuni casi si devono arrampicare su scalette appoggiate ai cassoni. Chiediamo quindi che la gestione della piazzola dei rifiuti di Schianno rispetti le norme dell’allegato I del D. M del 08/04/08 sia per quanto riguarda la gestione della raccolta dei rifiuti sia per le norme che tutelano la sicurezza dei lavoratori, dei cittadini che conferiscono i rifiuti e dell’ambiente».
I consiglieri di minoranza dei tre comuni chiedono dunque alle rispettive amministrazioni risposte concrete e rapide: «Innanzitutto per i disservizi a carico dei cittadini – conclude Elena Castiglioni – e a seguire per tutte le cose poco chiare e le mancate risposte che ancora attendiamo dalla società e dagli amministratori comunali. Per quanto ci riguarda queste risposte le stiamo cercando, anche segnalando agli organi competenti – all’autorità nazionale anticorruzione, alla Corte dei Conti e al Garante della Concorrenza- tutti i nostri dubbi».
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