I casi di Alzheimer sono in aumento: “Le istituzioni aiutino le RSA a offrire adeguata assistenza”
A Villa Cagnola si discute di assistenza e necessità di cura. Il convegno organizzato da Uneba e dalle fondazioni Don Gnocchi e Molina fa il punto su un settore carente
Un settore da sostenere e potenziare. È la richiesta che si è levata da Villa Cagnola a Gazzada Schianno dove è in corso il convegno di due giorni( 14 e 15 giugno) “Evoluzione dei bisogni: uno sguardo sui servizi futuri”.
Organizzato dall’associazione Uneba insieme alle Fondazioni Don Gnocchi e Molina, ha l’obiettivo di fare il punto della situazione di cura e assistenza per le persone affette da Alzheimer dopo due anni di pandemia.
« Occorre parlare di Alzheimer perchè è in aumento la richiesta di assistenza – ha spiegato il presidente nazionale Uneba Franco Massi – l’età media si è alzata e quindi c’è una maggiore casistica, a fronte, però, di una rete assistenziale ancora ferma. Il sistema delle RSA è in grado di dare il proprio contributo ed è per questo che lanciamo un appello alle istituzioni per avviare un confronto serio sull’organizzazione per potenziare sia il settore residenziale sia i centri diurni e l’assistenza domiciliare. Ci sono ampi spazi di miglioramento non nelle cure farmacologiche ma nella predisposizione di ambienti di vita e nelle relazioni che devono intercorrere nelle strutture protette e a domicilio. Il nostro intento è anche quello di promuovere una formazione per i care viver che assistono parenti affetti da Alzheimer a domicilio».
In regione Lombardia, ci sono 65.000 letti accreditati nelle residenze socio assistenziali, di questi solo qualche migliaio è destinata specificamente ai pazienti Alzheimer.
«Le demenze senili richiedono una presenza costante: non si può curare l’Alzheimer con poche decine di ore di assistenza domiciliare integrata all’anno! – ha commentato ancora Uneba Franco Massi – Anche noi siamo servizio pubblico: nelle Rsa il 15% dei posti letto è dei Comuni o comunque pubblico, il 25% è del privato profit, l’8% della cooperazione: il resto, più del 50%, è del privato non profit, rappresentato anzitutto da Uneba, e da Aris».
«Servizi istituzionali e domiciliari devono essere conviventi e coordinati – ha detto don Vincenzo Barbante, presidente di Fondazione Don Gnocchi – con, in più, un impegno importante a garantire adeguata formazione agli operatori. E invece mi sembra che sui temi della formazione ci sia un esteso silenzio».
Tra i temi affrontati anche la carenza di personale sia del comparto sia medico.
«Siamo soli – ha rilevato il presidente della Fondazione Molina Carlo Maria Castelletti – Manca sinergia tra ospedali e le nostre strutture. Servirebbero nuovi percorsi di continuità assistenziale»
«I nuclei Alzheimer nelle Rsa permettono ai malati una qualità di vita che altrimenti sarebbe impossibile – ha osservato Guido Bonoldi, consigliere comunale con delega alla Sanità del Comune di Varese ma anche ex presidente di Fondazione Molina- Vogliamo che Varese diventi una ‘città che cura’, valorizzando rete e risorse che già ci sono».
Tra i messaggi arrivati in avvio dei lavori quello di Mons. Mario Vegezzi, vicario episcopale della Diocesi di Milano presente in sala, che ha lasciato ad Uneba un augurio: «Spero possiate centrare l’obbiettivo di prendervi cura delle persone e volgere lo sguardo al ruolo della spiritualità nella cura» mentre il presidente lombardo Attilio Fontana ha detto: « Grazie per lo spazio di formazione e confronto che offrite oggi, certo che sarà strumento utile per il futuro del vostro lavoro e indirizzo delle azioni delle autorità che oggi vi accompagneranno».
Tra gli interventi della prima giornata: “Il presente e il futuro dei centri diurni Alzheimer” con Enrico Mossello, Università di Firenze; “Le demenze e la rete dei servizi nell’Insubria” con Marco Mauri, Università dell’Insubria; “Uno sguardo sulle demenze attraverso i dati del FNA (Fondo Non Autosufficienza)” con Claudia Moneta, direttore generale dell’assessorato alla famiglia della Regione Lombardia; “Demenza tra progetto di vita e progetto di cura” con Fabrizio Giunco, Fondazione Don Gnocchi.
Una sintesi degli interventi al convegno (tra cui quelli di Carla Pettenati, Antonio Guaita, Marco Trabucchi e Marco Annichiarico) sarà pubblicata su www.uneba.org e diffusa nella newsletter Uneba.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
axelzzz85 su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.