Lavorare a casa e pranzare in mensa. Lo smartworking secondo Elmec

L'azienda di servizi e soluzioni It con sede a Brunello è stata tra le prime in Italia a introdurre lo smartworking. Nel 2020 lavorava da remoto il 95% del personale

elmec

Lo smartworking ha cambiato drasticamente il mondo del lavoro. Oggi è uno strumento usato da moltissime aziende italiane, ma fino ad un decennio fa l’idea di poter lavorare da remoto era prevista solo dalle imprese più innovative.
Elmec Informatica spa, società di Brunello (Varese) che si occupa di servizi e soluzioni IT, è stata una delle prime aziende italiane a implementare questa modalità di lavoro. Marco Maroni, responsabile delle risorse umane, racconta che fin dal 2015 in alcuni dipartimenti aziendali, in particolare nel reparto vendite, si è iniziato a utilizzare lo smartworking. Successivamente il lavoro da remoto è stato esteso anche ai reparti tecnici, con la possibilità di richiederlo una volta a settimana.

IL COVID HA ACCELERATO IL PASSAGGIO

La pandemia per Elmec, al contrario di altre aziende italiane, non è stata la causa che ha portato all’utilizzo di questo strumento ma bensì un acceleratore: nel 2020 il 95% dei dipendenti Elmec usufruiva dello smartworking. Date le caratteristiche dell’azienda questo cambiamento non è stato fonte di grande complessità. Dal punto di vista culturale, essendo un’azienda estremamente innovativa, lo smartworking era già compreso e condiviso dai vertici aziendali mentre dal punto di vista operativo la natura del segmento di business dell’azienda ha agevolato questo cambiamento.
Indipendentemente dalle normative, la direzione aziendale prevede di continuare ad utilizzare lo smartworking come strumento complementare all’attività di ufficio. Questo rapporto ibrido verrà portato avanti attraverso la realizzazione di occasioni di condivisioni in azienda, sia operative che ludiche.
Maroni fa alcuni esempi interessanti: Elmec dà la possibilità ai propri dipendenti in smartworking di mangiare nella mensa aziendale. «In questo modo – spiega il responsabile delle risorse umane – si creano rapporti più forti e veritieri con i colleghi che portano poi ad una maggiore collaborazione ed efficienza».
Un altro esempio operativo riguarda la gestione dei dipendenti che abitano lontano dalla sede aziendale. Per loro è prevista la possibilità di lavorare per la maggior parte del tempo da remoto ma con dei periodi di lavoro in ufficio, in cui vengono fatte attività di formazione e coinvolgimento con altri reparti con l’intento di vivere e respirare la realtà aziendale.

LE ATTIVITÀ LUDICHE FANNO SQUADRA

Attività ludiche possono invece coinvolgere alcuni aspetti legati alla natura lavorativa: l’Hackathon fa parte di questo tipo di attività. Si tratta di un concorso interno all’azienda in cui vengono formati dei team di lavoro il più eterogenei possibile con l’intento di sviluppare un progetto inerente a uno dei servizi offerti da Elmec, riconducibile ai valori di sostenibilità e welfare aziendale. Attraverso questa iniziativa si ha la possibilità di sviluppare relazioni personali più profonde e sincere, che portano poi a vivere la realtà lavorativa come un aspetto complementare della nostra vita e non una necessità.
Spesso vengono inoltre organizzati in azienda eventi fuori dall’orario lavorativo che sono totalmente concepiti come un passatempo o lo sviluppo di una passione. È il caso del “MercoleGIN”, una degustazione di gin tenuta da uno degli amministratori della società che ha ottenuto un importante successo tra i suoi partecipanti. Sono strumenti ibridi realizzati con l’obiettivo di far percepire i valori e la mentalità di Elmec.

VALORI AZIENDALI BEN RADICATI

Valori cardine della cultura aziendale di Elmec che comprendono anche uno dei temi più discussi in seguito all’utilizzo dello smartworking: il diritto alla disconnessione. «I vertici di Elmec – spiega Maroni – sono sempre stati molto attenti a questo tipo di tematiche e hanno sempre garantito a tutti i loro dipendenti la possibilità di scindere la vita lavorativa da quella privata: è lasciata decisione al singolo dipendente, in virtù della forte fiducia che l’azienda nutre nei confronti dei propri lavoratori».
Nell’azienda di Brunello lo smartwoking non è visto come un fine ma come un mezzo. Uno strumento propedeutico al raggiungimento dell’obiettivo: la flessibilità lavorativa. In un mondo sempre in evoluzione che si deve adattare a tutte le vicende e gli eventi che sono al suo interno, la flessibilità lavorativa è sicuramente uno dei temi principali del lavoro del futuro. In questo modo, a tutti i lavoratori viene data la possibilità di organizzare l’impegno lavorativo al meglio con la vita quotidiana. La flessibilità è però permessa grazie alla dedizione e all’impegno di tutti i membri della società, coinvolgendo verticalmente e orizzontalmente qualunque membro dell’azienda. Senza l’utilizzo del buon senso e della fiducia tutto questo non sarebbe possibile, ma in Elmec questi valori sono saldamente radicati nella cultura dell’azienda.

Il settore in cui opera e i continui cambiamenti in atto nella nostra società rendono difficile prevedere quale sarà il lavoro del futuro in Elmec. Di conseguenza è molto più proficuo non concentrarsi su un possibile sviluppo di una attività lavorativa ma bensì dedicare le proprie risorse a sviluppare un’attitudine e una metodologia di lavoro che risponda alle esigenze dell’azienda e allo stesso tempo a quelle dei lavoratori, creando in questo modo un ambiente sano e profittevole, sia dal punto di vista umano che da quello economico.

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Pubblicato il 10 Agosto 2022
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