In 715 comuni le Bcc rappresentano l’unica presenza bancaria

Il presidente di Federcasse Dell'Erba: "Le affermazioni del governatore della Banca d'Italia alla Giornata mondiale del risparmio evidenziano la tipica funzione di sviluppo sostenibile del credito cooperativo"

Bcc

«Accogliamo con favore le considerazioni espresse oggi dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, in occasione della Giornata mondiale del risparmio organizzata dall’Acri rispetto alla funzione tipica delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen di finanziamento alle imprese e quindi ai luoghi dove si crea lavoro», così il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba.

I due Gruppi bancari cooperativi Iccrea e Cassa Centrale sono stati costruiti, ai sensi di quanto stabilito dalla riforma del 2016-2018, sulla base di un modello organizzativo del tutto originale in Italia e in Europa, nel pieno della pandemia. «Nonostante gli enormi sforzi di impianto e il severo scrutinio del SSM – sottolinea dell’Erba – le capogruppo e le singole banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali hanno saputo interpretare in modo originale ed efficace la propria funzione economica a forte impatto sociale caratterizzata dalle tipiche finalità mutualistiche».

In questi anni  il Credito Cooperativo ha accresciuto le quote di mercato nel credito alle famiglie e imprese soprattutto nei settori tipici del Made in Italy e ad alta intensità di lavoro, aumentato la raccolta di risparmio, ridotto molto significativamente il credito deteriorato, ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale. «Inoltre, le Bcc hanno contribuito a canalizzare fino ai più piccoli dei paesi e borghi le misure governative di ristoro del reddito adottate nel corso della pandemia, accresciuto il presidio dei territori (il 31% degli sportelli sono localizzati nelle aree interne e in 715 Comuni le Bcc rappresentano l’unica presenza bancaria), contribuito alla riduzione delle disuguaglianze di reddito, valorizzato la qualità della relazione con la clientela (appena l’1,1% del totale dei reclami presentati all’ABF)».

Questi numeri e le peculiarità sia dimensionali sia identitarie delle Bcc motivano l’impegno del Credito Cooperativo per adeguare alcuni passaggi della normativa bancaria europea, attualmente in fase di revisione per recepire gli Accordi di Basile 3 plus e per integrare nel quadro prudenziale il presidio dei rischi ambientali, sociali e di governo societario. «Siamo fiduciosi – conclude dell’Erba – che le autorità di governo e di vigilanza italiane supporteranno convintamente questo sforzo così come hanno adeguato in un’ottica di proporzionalità – come ha ricordato oggi il Governatore – le norme italiane emanate in applicazione della discrezionalità attribuita dalle direttive Ue agli Stati membri».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2022
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