Scontro sindaco-Marino, il Tar dà ragione alla minoranza di Jerago

L'opposizione di Gente di Jerago, con Salvatore Marino, aveva fatto ricorso al giudice dopo lo stop alla pubblicazione dei dati del protocollo. Ora il Tar impone al Comune di fornire le informazioni: "Cosa ci volevano nascondere?"

Jerago con Orago generico

Il Tar della Lombardia impone al Comune di Jerago con Orago di consentire l’accesso ai dati del protocollo richiesti dal Consigliere di minoranza Salvatore Marino e fa pagare le spese al Comune stesso.

È il pronunciamento della giustizia amministrativa, risalente a settembre ma con sentenza pubblicata il 24 ottobre.
Pone fine (a meno di un ricorso) ad una vicenda durata dieci mesi, che riguardava lo stop ai dati del protocollo, che – alludono quelli dell’opposizione di Gente di Jerago – serviva a  ridurre le informazioni a disposizione delle minoranze.

La sentenza «ha pienamente accolto il nostro ricorso annullando “l’ordine di servizio” del Sindaco e condannando il Comune a consentire l’accesso ai dati richiesti con cadenza settimanale» dicono i consiglieri di minoranza Salvatore Marino, Andrea Panfili e Gianluca Rabuffetti.

«Il Tribunale ha condiviso sotto ogni profilo la nostra tesi, con la quale abbiamo smontato in ogni punto le argomentazioni del Comune a sostegno del rifiuto. Al di là del valore giuridico in termini di precedente giurisprudenziale, l’operato dell’Amministrazione Aliverti si dimostra ancora una volta fallimentare» concludono i consiglieri.

La questione si era aperta il 27 dicembre 2021 quando il capogruppo della civica di minoranza, Salvatore Marino, ha chiesto l’accesso al protocollo del Comune di Jerago con Orago. L’accesso è stato consentito regolarmente per quasi due mesi, fino al 21 febbraio, ma poi un ordine di servizio del sindaco Emilio Aliverti lo ha stoppato.

Secondo Gente di Jerago con Orago l’intervento con ordine di servizio (provvedimento interno all’ente comunale) negava la facoltà prevista dall’Art. 43 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali. C’erano state «numerose e inutili richieste bonarie e diversi tentativi di far annullare la decisione» e poi a giugno il consigliere Marino si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Che appunto alla fine ha imposto di riprendere la “fornitura” di dati a beneficio del consigliere di minoranza.

Il commento dell’opposizione: “Si voleva nascondere qualcosa”

La sentenza, che chiarisce i termini di una specifica controversia, dà fuoco alle polveri della polemica di Gente di Jerago con Orago, la civica che è in battaglia costante con l’amministrazione di Emilio Aliverti e che allarga la valutazione politica ad altri campi: «Siamo giunti al punto che il Sindaco di Jerago con Orago ritiene normale interpretare le leggi più basilari dell’ordinamento democratico per nascondere l’operato della sua Amministrazione e bloccare l’attività di controllo politico-amministrativo da parte del Consiglieri Comunali. Cosa voleva nasconderci? Sospettiamo che il Sindaco Aliverti abbia voluto celare il più possibile i progetti dei Lavori Pubblici e i verbali di Coinger relativi alla nuova tariffa puntuale della raccolta rifiuti, in modo da mettere i cittadini di nuovo di fronte al fatto compiuto (così come già fatto nel caso della distruzione del viale alberato lungo via Milano ad Orago) e di evitare le legittime osservazioni della minoranza».

L’opposizione poi la mette sul piano economico: «L’ostinazione del Sindaco ha portato il nostro Comune a subire una sentenza dal TAR», che  indica le spese indicate in 1500 euro, a cui secondo le oppoisizioni si aggiunge una ulteriore spesa per l’avvocato dell’ente, per un totale «di circa 6.000 euro».

La richiesta politica: “La maggioranza prenda le distanze dal sindaco”

«Mentre nei paesi democratici un Sindaco che perde e vede annullato un suo provvedimento dal Tribunale si dimette a Jerago con Orago si fa finta di niente. Chiediamo ai consiglieri di maggioranza di prendere pubblicamente le distanze dall’operato del Sindaco Aliverti. I danni dell’Amministrazione Aliverti sono davanti agli occhi di tutti: edifici pubblici ammalorati o rabberciati, impiegati comunali che scappano, servizi che peggiorano (raccolta rifiuti, etc.), regole di civile convivenza infrante, conflittualità in aumento. Noi ci mettiamo a disposizione per riparare i danni fatti in questi anni e per recuperare la qualità della vita che caratterizzava il Comune di Jerago con Orago».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 05 Novembre 2022
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