A Lavena Ponte Tresa si stringe il cerchio sulla moto pirata: “Chi ha visto segnali”
L'appello della polizia locale per risalire alle responsabilità di chi ha provocato l'incidente. Ancora all'ospedale la 14enne con tibia e perone fratturati

C’è una rosa di veicoli che la polizia locale di Lavena Ponte Tresa ha isolato dopo l’incidente stradale di martedì mattina che è costato il ferimento di una quattordicenne travolta sulle strisce pedonali all’altezza dell’intersezione fra via Prada e la strada statale 344 (ex provinciale 61).
Non sono pochi i motociclisti che nonostante la stagione preferiscono il freddo alle lunghe code che si formano nella zona di confine: chi era alla guida della moto sospetta aveva evidentemente fretta, fatto che in nessun modo può allontanare la responsabilità per l’accaduto, che al momento si inquadra in lesioni stradali colpose cui segue un’omissione di soccorso.
Mancano, ad ora, testimoni oculari dell’accaduto, o meglio la polizia locale sta cercando un possibile testimone che potrà forse chiarire la dinamica dei fatti; ci sarà poi da sentire la ragazzina rimasta ferita: è ancora ricoverata all’ospedale con tibia e perone rotti.
Ci sarà poi il lavoro sulle telecamere di sorveglianza, richieste anche alle autorità doganali per eventuali tracce lasciate dal motociclista.
La convinzione, però, da parte della polizia locale che sta eseguendo le indagini, è che qualcuno possa anche alla lontana aver visto qualcosa: un passaggio, un particolare, una manovra o la semplice luce di un freno; elemento d’aiuto per ricostruire il fatto con elementi capaci di comporre una sorta di mosaico: «Chi ha visto qualcosa si presenti al nostro comando per fornirci elementi utili», dicono dalla polizia locale diretta dal commissario capo Enrico Lanzalone. Appello rivolto, tra le righe, anche al responsabile.
Per il momento l’unica cosa certa è l’orario dell’incidente e il luogo, oltre alle lesioni patite dalla ragazzina travolta.
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