“Il nostro albero di Natale parla tutte le lingue del Mondo”
Quello di Manuela e dei suoi genitori è un albero di Natale speciale che diventa ogni anno più ricco. Ogni pallina è un ricordo e racconta un luogo che hanno visitato

Il giro del Mondo nel soggiorno di casa. È un albero di Natale decisamente originale quello che ogni anno viene allestito da Manuela di Angera e dai suo genitori. Una tradizione che si rinnova nel periodo delle feste e che rappresenta una felice occasione per ricordare insieme i luoghi che hanno visitato nel corso della propria vita. Ogni addobbo rappresenta un viaggio, in Italia o all’estero, in una città d’arte o in una bella località di mare, in una capitale europea o in una destinazione esotica e lontana. Il risultato è notevole, decine di palline, la maggior parte in vetro o in ceramica, acquistate in ogni angolo el pianeta: da Singapore alla Lapponia, da Capri a Memphis.
«Le palline di Natale sono il primo souvenir che cerchiamo ogni volta che visitiamo un posto nuovo – raccontano -. E di viaggi in questi anni ne abbiamo fatti molti. A Natale il loro ricordo ritorna e veste a festa il nostro albero che diventa sempre un po’ più grande».
Gli appassionati di souvenir sanno che non è sempre facile trovare quello che si cerca, soprattutto quando l’oggetto è qualcosa di stagionale come in questo caso. Eppure sia Manuela che i suoi genitori ci sono sempre riusciti: «Diciamo che ci mettiamo “in moto” fin dal momento dell’arrivo e con il passaparola o le nostre ricerche riusciamo sempre a trovare qualche artigiano o qualche negozietto che vende palle di Natale anche d’estate».
Molte di quelle collezionate sono dei piccoli capolavori dipinti a mano: «Ogni tanto, durante l’allestimento, ci è capitato che qualcuna si rompesse ma con pazienza l’abbiamo ricomposta pezzo dopo pezzo». D’altronde è così che si fa anche con i ricordi.

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