Pedemontana Lombarda, firmato il contratto per due nuove tratte
Passo avanti verso la realizzazione dell'autostrada tra Lentate sul Seveso, Cesano Maderno e la tangenziale Est. Il valore dell'accordo è di 1,26 miliardi
Passo in avanti verso la realizzazione di due nuove tratte dell’Autostrada Pedemontana Lombarda: è stato infatti firmato il contratto da 1,26 miliardi di euro per la progettazione esecutiva e la costruzione – da parte della società Webuild – di circa 30 chilometri di autostrada e di viabilità collegata.
I lavori riguarderanno la tratta cosiddetta B2 da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno e la tratta C da Cesano Maderno alla tangenziale est di Milano (la A51): entrambe sono già state aggiudicate a Webuild nel settembre del 2021. La firma del contratto è una condizione necessaria per avviare i lavori.
Webuild, con una quota del 70%, guiderà il consorzio che realizzerà l’opera, a cui partecipa anche Pizzarotti. Per l’esecuzione del contratto – la stima proviene dalla stessa azienda che si occupa di grandi infrastrutture – saranno generati 2.500 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e terzi.
Commissionata da Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., con concedente Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., la nuova infrastruttura andrà ultimata per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 e sarò strategica per il territorio. “Scopo principale del progetto – si legge nel comunicato che annuncia la firma sul contratto – è riorganizzare i collegamenti stradali del quadrante Varese-Como-Bergamo-Milano, decongestionando il traffico della A-4 e dei centri urbani attraversati e alleggerendo quello del sistema tangenziale di Milano, con la creazione di un nuovo asse esterno alla metropoli.
Le nuove tratte – spiega ancora Webuild – saranno “smart road”, innovative anche in previsione delle future attività di manutenzione. La soluzione progettuale sviluppata da Webuild prevede l’installazione di sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (C-ITS), l’utilizzo di tecnologie che renderanno le strade pronte ad accogliere anche veicoli a guida autonoma, e l’installazione di un sistema di diagnostica in continuo delle principali strutture portanti attraverso strumenti di monitoraggio dei principali parametri di stress strutturale (deformazioni, carichi, vibrazioni, temperatura).
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