Il Tar ha deciso: la rimozione dei rifiuti al campeggio di Azzate è a carico del fallimento
Lo ha stabilito la sentenza del tribunale di Milano che ha confermato che le ordinanze emesse dal Comune di Azzate erano corrette. Dai cumuli di macerie spuntano anche due fucili e alcune munizioni

I rifiuti del camping di Azzate dovevano essere smaltiti dal curatore fallimentare. Lo ha stabilito la sentenza del Tar di Milano che ha confermato che il fallimento è obbligato alla rimozione dei rifiuti e che le ordinanze emesse dal Comune di Azzate correttamente lo individuavano quale destinatario dell’ordine di rimozione.
Si chiude così, a meno di un ricorso al Consiglio di Stato, una fase importante del contezioso tra il curatore fallimentare dell’ex Sette Laghi, il Comune di Azzate e la nuova proprietà dell’area sulle rive del Lago di Varese.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale afferma che il ricorso presentato dal fallimento è del tutto infondato, pur contenendo alcuni elementi validi. La prima ragione addotta dalla ricorrente (il fallimento Sette Laghi S.p.A.) per negare la propria responsabilità era che i subappaltatori incaricati dei lavori di demolizione godevano di piena autonomia e non erano sotto il diretto controllo del curatore fallimentare. Il TAR ha rigettato questa argomentazione, rilevando che il ricorrente era ancora giuridicamente responsabile della corretta esecuzione dei lavori di demolizione, compreso lo smaltimento dei rifiuti di risulta. Inoltre, il fallimento non aveva fornito finanziamenti sufficienti per lo smaltimento dei rifiuti, ed era pertanto venuta meno ai propri obblighi di legge. Il TAR ha quindi rigettato il ricorso e ha ritenuto il fallimento responsabile per l’inadeguato smaltimento dei rifiuti.
In estrema sintesi: le ordinanze del Comune erano corrette, il fallimento dovrà farsi carico dello smaltimento dei rifiuti.
Nel frattempo le operazioni di bonifica dell’area, ancora sotto sequestro, continuano ad opera della nuova proprietà. Sotto i cumuli di macerie sono stati ritrovati anche due fucili da guerra, un AK-47, ovvero un Kalashnikov, e uno di marca israeliana, ed alcune munizioni. Armi e munizioni sono state sequestrate dai Carabinieri del Reparto Operativo di Varese.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.