Dall’Ippodromo alla Tari, la cronaca del lungo consiglio comunale del 27 a Varese

Un lungo Consiglio Comunale a Varese che non è stato in grado di discutere tutti i 17 punti previsti. Ma ha parlato anche, tra l'altro, di funicolare e protezione civile

27 aprile consiglio comunale varese

E’ stato un lungo consiglio comunale quello di giovedì 27, in Salone Estense a Varese: cominciato alle 20, ha visto l’esame di ben 17 punti.

DAL LATTE, AL BASKET, AL CONSIGLIO STRAORDINARIO PER IL DEGRADO: LE DICHIARAZIONI D’APERTURA

Numerose le dichiarazioni di apertura, cioè quello spazio della seduta lasciato libero per i consiglieri che hanno particolari considerazioni da fare non sottoposte a voto.

Il primo a parlare è stato Luca Battistella, PD, che ha ricordato i successi dell’Hockey Varese e le disavventure della Pallacanestro Varese, con parole di sostegno per entrambi. Poi Helin Yildiz, PD, è intervenuta sul 25 aprile condannando i fatti di Azzate e deplorando le parole del sindaco di Gallarate Andrea Cassani sulla giornata. A quest’ultimo proposito, Stefano Angei (Lega) le ha risposto direttamente, precisando che «Cassani ha detto parole di buon senso, dicendo semplicemente che il 25 aprile è una festa di tutti, che non deve subire strumentalizzazioni di parte» ricordando che «In molti hanno fatto la resistenza, non solo partigiani comunisti». Angei ha inoltre “fatto la lista” dei cantieri ancora aperti in città, chiedendo spiegazioni. Un argomento, quello dei lavori in corso, che è stato ripreso più volte nelle  dichiarazioni d’apertura in diverse declinazioni: se Angei ha stigmatizzato i cantieri, Simone Longhini, Polo delle LIbertà, si è scagliato contro i graffiti: «Non quelli artistici, ma gli scarabocchi che deturpano la città e che sono un pessimo biglietto da visita per la Varese Turistica». Oltre a questo, il suo intervento ha segnalato la situazione dei lampioni in città: «E’una settimana che intere vie della città sono al buio» ha segnalato.

Sull’argomento anche  Domenico Esposito, Polo delle Libertà, che ha fatto una proposta: «Organizziamo una seduta apposita del consiglio dedicata alla soluzione dei troppi problemi di degrado che affliggono la città. Dalle rotonde impresentabili alla segnaletica illeggibile, dalle strade ridotte a colabrodo agli archetti salvapedoni piegati e arrugginiti, dai tombini strapieni agli edifici degradati. Dobbiamo discutere punto per punto e vedere se ci sono le risorse per intervenire. Al cittadino di Varese importa questo, non gli importa di grandi discorsi e grandi progetti: vuole una città pulita e vivibile, bella da vedere e con servizi efficienti».

Anche Salvatore Giordano è intervenuto sull’argomento, legando le buche su strade e marciapiedi all’inclusività: più buche significa per chi è in carrozzina meno autonomia e per tutti meno sicurezza. Ma di Giordano quello che i presenti ricorderanno sarà la sua borraccia termica di latte fresco: portata in consiglio e bevuta “in diretta” in protesta con il nuovo algoritmo del Nutriscore un sistema di valutazione della sanità di cibi e bevande ideato in Francia ma che la UE vorrebbe implementare in tutto il territorio.

27 aprile consiglio comunale varese
Salvatore Giordano e il bicchiere di latte

Gli ultimi due interventi di apertura sono arrivati dai banchi della maggioranza: Maria Grazia D’Amico (Progetto Concittadino – Collettiv*) ha portato alla conoscenza del consiglio l’evento del 12 maggio a Torino, dove i sindaci di alcune delle principali città italiane si troveranno per una mobilitazione promossa dall’amministrazione torinese per chiedere di tutelare i diritti di ogni tipo di famiglia e rispondere allo stop del Governo alla trascrizione anagrafica dei figli delle copie omogenitoriali; mentre il suo collega di lista, Dino De Simone, ha ricordato in Salone Estense la figura di Alberto Minazzi, importante figura dell’ambientalismo varesino recentemente scomparso, che si è battuto per tutta la vita per l’ambiente e per una città più sostenibile.

NUOVO CONSIGLIERE E NUOVO REGOLAMENTO DI PROTEZIONE CIVILE: I PRIMI TRE PUNTI DEI  17 ALL’ORDINE DEL GIORNO

Il primo dei punti all’ordine del giorno si è concluso in pochi minuti: bisognava votare la convalida alla carica di consigliere comunale di Franco Formato, che sostituisce come ultimo dei non eletti Stefano Clerici, dimissionario per poter seguire i nuovi impegni in Regione Lombardia. Definito la mancanza di impedimenti, si è proceduto direttamente alla votazione, che ha visto 26 voti favorevoli su 26. Emozione da parte del nuovo arrivato, che ha notato la presenza di molti giovani, lui che lavora nella scuola, e ha dedicato la serata al padre, che è stato funzionario comunale «Sarebbe orgoglioso di vedermi qui» ha commentato in conclusione.

Anche il secondo punto all’ordine del giorno è andato veloce:  si trattava della ratifica della variazione del bilancio di previsione 2023/2025 in via d’Urgenza: per questo punto approvazione a maggioranza ma nessun tipo di discussione.

Il terzo punto invece trattava dell’approvazione del regolamento del Gruppo Comunale di volontariato di Protezione Civile: «Un regolamento condiviso con tutti i volontari» ha specificato l’assessore alla polizia locale e sicurezza Raffaele Catalano. Il regolamento è stato votato da 28 consiglieri, con 27 voti favorevoli e 1 solo astenuto.

RENDICONTO DI GESTIONE E TARI FANNO CRESCERE IL DIBATTITO

Quarto punto all’ordine del giorno è stato  l’approvazione del rendiconto di gestione dell’amministrazione comunale per l’esercizio 2022: presentato dall’assessore al bilancio Buzzetti, per il quale il consigliere di minoranza Luca Boldetti aveva già preparato un ordine del giorno.

Il dibattito sul rendiconto di gestione ha visto innanzitutto due giovani tenere banco: Luca Boldetti,”l’uomo dei numeri”, uno tra i consiglieri più giovani di Varese, capogruppo del Polo delle Libertà, e Matteo Capriolo, il più giovane consigliere del consiglio, presidente PD della commissione bilancio. Proprio quest’ultimo ha spiegato come «Il nostro bilancio finalmente passa da un segno meno ad un segno più. Il disavanzo di amministrazione di 8 milioni di euro ereditato dalle amministrazioni precedenti al centrosinistra nel 2015, con ben 24 anni di anticipo, viene finalmente chiuso. Questo disavanzo, per 8 anni non ha permesso di investire nella nostra città 8 milioni di euro che piano piano abbiamo dovuto coprire con molta attenzione e impegno. 8 milioni di euro che non sono stati investiti nelle manutenzioni, un tema senz’altro sentito in città, ma anche nell’implementazione di altri servizi pubblici. Gestire bene le risorse vuol dire permettere di programmare efficacemente i servizi utilizzati tutti i giorni dai nostri varesini e dalle nostre varesine. Oggi, finalmente, possiamo dire che è stato raggiunto un ottimo risultato che permetterà nei prossimi anni di avere maggiore fiducia e possibilità di investire nuove risorse nella nostra città».

Dopo le loro osservazioni ha preso la parola anche Davide Galimberti, che ha auspicato un “larghissimo consenso” per un risultato di gestione che ripiana i debiti pregressi e accumula anche un piccolo avanzo. L’ordine del giorno presentato ha visto il parere contrario della giunta e alla fine la votazione non è stata larga, ma a maggioranza: su 30 votanti 18 favorevoli e 12 contrari.

Il quinto e il sesto punto punto all’ordine del giorno si occupano della Tari, la tassa rifiuti comunale: un argomento che ha già scatenato la discussione tra maggioranza e minoranza. Il quinto relativo alle modifiche e degli aggiornamenti al regolamento Tari, è stato votato a maggioranza con una votazione senza particolare dibattito: 18 favorevoli, 6 astenuti e 7 contrari.

Il sesto punto ha affrontato invece la più spinosa questione della revisione del piano economico finanziario  2022-2025 e della determinazione degli importi della tariffa per il 2023: «Il comune contribuisce a contenere gli aumenti alla metà, ripartendo i costi tra privati e utenti non domestici» ha segnalato Buzzetti, ma comunque gli aumenti, per utenze domestiche e non domestiche, ci sono state. per questo il primo a fare “I conti in tasca” è stato ancora una volta Boldetti ricordando come alcuni aumenti ci sono stati anche nell’anno precedente. A lui ha risposto la consigliera Manuela Lozza, che ha ricordato i maggiori servizi offerti dalla Sangalli, come per esempio il raddoppio dei passaggi per carta e plastica. Anche Stefano Angei  e Salvatore Giordano sono intervenuti contro le variazioni, “arrivate all’11 per cento” mentre Matteo Capriolo ha “spezzato una lancia” a favore della tariffa, giudicandola pressocchè invariata se vista in un arco temporale che si allarga fino al 2016 e Domenico Esposito ha chiesto all’assessore competente di verificare se i nuovi sacchetti stiano arrivando nelle scuole. Al momento del voto, la risoluzione è stata approvata a maggioranza: 18 favorevoli e 12 contrari, come più volte avvenuto nella serata.

I quattro punti dal settimo al decimo all’ordine del giorno riguardavano una variazione al bilancio di previsione dell’importo di 2 milioni di euro necessaria a far fronte al pagamento relativo tra il contenzioso tra il comune di Varese e VareseRisorse, approvato a maggioranza. Era relativo al contenzioso tra Comune di Varese e VareseRisorse anche uno dei riconoscimenti di debiti fuori bilancio: una questione risalente al 2013, che è giunta ormai alle sue battute finali. Il punto, presentato dal sindaco Davide Galimberti, è stato approvato a maggioranza senza discussione. Gli altri debiti fuori bilancio riguardavano una sentenza presso il giudice di pace (la cui cifra è però modica, 400 euro circa), e una questione di bollette risolta con una conciliazione. In entrambi i casi, i punti sono stati approvati a maggioranza.

IPPODROMO E FUNICOLARE, RIPARTE LA DIATRIBA

Atteso da molti era invece il punto 11, che mette ad approvazione il progetto dell’Ippodromo delle Bettole di Varese, discusso in ben due sedute della commissione consigliare Urbanistica. La discussione, già accesa tra minoranza e maggioranza, si è anche  arricchita in consiglio dalla civile protesta dell’associazione Nazionale Galoppo, che si è presentata in consiglio Comunale per ascoltare il dibattito politico sulla struttura, presentando una lettera aperta del presidente dell’associazione nazionale galoppo, che spiega come «L’eliminazione della pista di galoppo di sabbia, che ridurrebbe sensibilmente le capacità operative della pista». Il dibattito è comunque proseguito in maniera accesa senza apparenti soluzioni finali: tant’è che prima la consigliera Barbara Bison (Lega) ha proposto un rinvio della discussione, che è stato votato e bocciato dalla maggioranza, poi  l’assessore allo sport Stefano Malerba ha proposto di parlarne nella commissione Sport. Proposta he anche la maggioranza era pronta ad accettare, se non fosse che un provvedimento simile era stato appena bocciato: un pasticcio che è stato risolto dal segretario Tramontana e bypassato. Morale: la discussione sul progetto è stata sospesa e rimandataa una prossima commissione, e ad un prossimo consiglio comunale.

27 aprile consiglio comunale varese
L’Associazione Nazionale Galoppo tra il pubblico

Il punto 12 ha invece fatto il punto sul servizio di Gestione della Funicolare del sacro Monte: un dibattito che ha visto protagonista anzitutto la consigliera della Lega Barbara Bison, che è tornata su un punto che aveva chiesto già in commissione urbanistica, a proposito della decisione di abbandonare AVT per cercare il gestore di un nuovo trasporto pubblico: «Nel regolamento AVT c’è scritto che il Comune deve dare alla società un preavviso di sei mesi in caso di scioglimento anticipato del contratto, la cui fine naturale è nel 2025. E’ stato fatto? In caso contrario, che penalità ha sciogliere il contratto senza rispettare i tempi?».

La risposta dell’assessore Andrea Civati  si è basata, per confermare la legittimità della scelta, sulle decisioni di Regione Lombardia che ha deliberato di  elevare a mezzo di trasporto pubblico e non solo a mezzo turistico, la funicolare di Varese: prima con una semplice dichiarazione, poi con la predisposizione di un bando che riguarda tutte le funicolari della zona Varese-Como-Lecco sotto l’egida dell’agenzia per il trasporto pubblico locale.  Ma alla consigliera Bison non è bastata, e a lei si sono aggiunte le argomentazioni di Francesca Brianza (Lega) e Emanuele Monti (Lega): la prima ex consigliera regionale e il secondo attuale consigliere regionale, hanno entrambi escluso l’automatismo tra le decisioni della Regione e le norme del contratto tra Comune e Avt, paventando, nel caso questa decisione fosse illegittima, ancora altri ritardi alla ripartenza della funicolare.

RIMANDATE AL PROSSIMO CONSIGLIO TUTTE LE MOZIONI

Ma la Giunta è convinta: si può fare. Tanto che il provvedimento è stato votato lo stesso ed è passato a maggioranza, quando ormai era passata la mezzanotte. Questo ha rimandato al prossimo consiglio comunale tutte le mozioni previste all’ordine del giorno:  quella del consigliere Luca Boldetti del Polo delle Libertà sulle modifiche al piano della sosta, alla “tariffa turistica”, al multipiano Sempione, alla regolamentazione di piazza Libertà e zone limitrofe e alla nuova area di Via Maspero; quella dalla consigliera Giulia Mazzitelli del PD per il sostegno alla campagna vaccinale contro il Papilloma Virus; quella de consigliere PD Lorenzo Macchi che chiede una integrazione al regolamento di Polizia Urbana, quella di Matteo Bianchi (Lega) di dissenso nei confronti della direttiva UE che obbliga tutti gli immobili residenziali ad avere una prestazione energetica superiore alla “E” entro il 2030; e infine quella della consigliera PD Manuela Lozza che chiede una modifica all’assetto viabilistico di Largo Resistenza.

LA SEDUTA IN STREAMING

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 28 Aprile 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.