A Castronno area feste chiusa per vandalismi, genitori e figli incontrano il sindaco

Dopo gli episodi dei primi di maggio, mamme e papà hanno portato i figli in Comune per parlare con Giuseppe Gabri. "Collaboreremo tutti insieme perché episodi del genere non accadano più"

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L’accordo è chiaro: il campo da calcio dell’area feste di Castronno è a disposizione dei ragazzi, che si possono ritrovare il pomeriggio a giocare, a patto che sia tenuto in ordine e pulito. L’impegno è stato disatteso e il sindaco ha deciso di mettere i lucchetti ai cancelli.

Spazzatura sparsa in giro, parti del campo in sintetico bruciato, il telo della tensostruttura tagliato e le panchine e i tavoli usati come trampolini per la bicicletta. È accaduto ai primi di maggio e l’area è stata chiusa per quindici giorni. Questo l’antefatto, ma c’è un seguito che rende la vicenda un po’ meno amara.

I genitori dei giovani che frequentano l’area feste di Castronno hanno chiesto un incontro al sindaco: ieri, martedì 16 maggio, una dozzina di genitori accompagnati dai figli sono stati accolti in sala consiliare da Giuseppe Gabri. Il sindaco seduto al suo posto, i genitori al tavolo e i ragazzi “in platea” ad ascoltare.

«È stato un incontro davvero bello e proficuo -commenta il sindaco Gabri- . Purtroppo ho la quasi certezza che i genitori dei ragazzi che l’altro giorno hanno compiuto i vandalismi non fossero presenti, ma non importa. È un primo passo che porterà senz’altro qualcosa di buono. I ragazzi presenti hanno avuto modo di sperimentare che cosa significa collaborazione tra cittadini e amministrazione».

Della stessa opinione Maria, una delle mamme che ha partecipato al confronto in comune: «Lo abbiamo chiesto noi genitori – spiega- Non potevamo accettare che i nostri ragazzi venissero “puniti” in questo modo. Il campo da calcio è l’unico luogo che hanno per incontrarsi, stare insieme e giocare, in tutta sicurezza. Prima abbiamo parlato con i nostri figli, abbiamo cercato di capire se fossero responsabili dell’accaduto. È chiaro che il primo istinto è stato quello di difenderli, ma poi abbiamo pensato che fosse meglio trovarsi tutti insieme e parlarne».

Il sindaco è stato molto chiaro: il campo sarà chiuso tutte le volte che qualcuno non lo utilizzerà a dovere, ma ha chiesto ai ragazzi presenti di vigilare e se il caso segnalare.

«Sappiamo che il campo è frequentato anche da ragazzi che vengono da fuori paese – dice ancora Maria – Gli accordi erano che raccogliessero i rifiuti e tenessero in ordine il campo e l’area intorno. Mi pare assurdo che diano fuoco a una cosa che è loro, al loro campo di calcio. Spero sia chiaro ai nostri figli che stiamo parlando dell’uso della cosa pubblica. Alla fine abbiamo deciso che collaboreremo tutti insieme: noi vigileremo sui nostri figli, l’amministrazione farà dei controlli saltuari e i ragazzi segnaleranno a noi genitori quando qualcuno violerà le regole. Non si tratta di fare la spia ma di tutelare uno spazio che è stato loro affidato». Un interessante “esperimento sociale” che potrebbe dare buoni risultati.

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Pubblicato il 17 Maggio 2023
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