Webcam: come vedere tutto il mondo in diretta gratis, senza lasciare casa
La crescita del fenomeno della videosorveglianza sta anche spingendo nuovi comportamenti e applicazioni che possono avere risvolti sorprendenti e positivi, come la formazione di comunità online per gli scopi più diversi e il supporto al turismo
“Papà, hai visto? Ci sono le telecamere”, mi fa notare mio figlio, all’arrivo alla casa al mare. “Le abbiamo messe per sicurezza. Si possono controllare dal telefono e, se si avvicina qualcuno, possiamo anche parlargli. Ma non le guarda nessuno”, spiega la proprietaria, lasciandoci con le sensazioni di più sicurezza e minor privacy, che si attorcigliano tra di loro. Al ritorno, sostiamo alla stazione di servizio Versilia Est. “Webcam Park” parcheggio 5: “Controlla il tuo veicolo – ci suggerisce il cartello – Collegati al WiFi, scarica l’app gratuita e controlla la tua auto attraverso la webcam dedicata al tuo posto auto”. Potrebbe essere utile, in effetti, con l’auto carica di bagagli. Ma optiamo per il nostro rito con i turni di sorveglianza: prima entrano i boys affamati e poi la mamma, con calma. Anche qui le sensazioni sono ambivalenti: posso vedere e controllare, sono visto e controllato, anche da tutti gli altri avventori…meglio non pensarci troppo, altrimenti gli scenari più inquietanti penetrano nella testa e sembra di essere nella casa degli specchi.
Il mondo sta assistendo ad un aumento significativo della videosorveglianza, con la Cina in testa con 567 milioni di telecamere installate nel 2021, seguita dagli Stati Uniti con 85 milioni. L’utilizzo di questi sistemi ha visto un’enorme diffusione negli ultimi anni. Il loro impiego è ormai capillare e va dai soggetti istituzionali (comuni, ministeri, scuole) ai singoli cittadini che li usano per aumentare la sicurezza della propria abitazione. Ci sono poi infrastrutture in cui le telecamere sono imprescindibili come aeroporti, stazioni ferroviarie, metropolitane, banche, ambasciate e via dicendo.
Questo trend è riflesso negli investimenti globali in tecnologie di videosorveglianza per progetti smart city, che sono aumentati dai 6,5 miliardi di dollari nel 2018 ad una previsione di 19,5 miliardi di dollari nel 2023 (Fonte: Berg Insights). Tuttavia, è importante notare che un maggior numero di telecamere non sempre si traduce in una riduzione della criminalità, anche se può scoraggiare comportamenti illeciti. Mosca è la città più sorvegliata al mondo con 16,8 telecamere ogni 1.000 abitanti, seguita da Londra e San Pietroburgo. In Italia, la videosorveglianza sta crescendo costantemente, con una media di 1,45 telecamere attive ogni 10 abitanti a livello nazionale, con Milano e Roma al primo posto tra le città più videosorvegliate. Questa espansione solleva preoccupazioni sulla privacy e l’etica, specialmente riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale e l’incrocio delle informazioni di registrazione con altri sistemi di banche dati.
La crescita del fenomeno sta anche spingendo nuovi comportamenti e applicazioni, che possono avere risvolti sorprendenti e positivi, come la formazione di comunità online per gli scopi più diversi e il supporto al turismo. Ad esempio, c’è il caso olandese, che sta catturando l’attenzione di tutto il mondo, con una webcam sottomarina che trasmette in live stream il viaggio dei pesci verso le zone di riproduzione, durante il quale devono oltrepassare una diga manuale. Gli spettatori possono virtualmente “suonare il campanello” quando vedono arrivare i pesci, notificando così il guardiano della chiusa, che la apre quando ci sono abbastanza pesci segnalati in attesa. La collaborazione tra le autorità idriche e il comune di Utrecht in questa iniziativa è diventata così popolare, da attrarre oltre un milione di spettatori e utenti da tutto il mondo. Pare che guardare le immagini ambientali sia estremamente rilassante, come vedere un acquario nella sala d’attesa di un dentista. Ideale per lasciarsi alle spalle una giornata stressante e per sentirsi parte della soluzione sulla protezione dei pesci nell’ecosistema antropizzato.
Un altro esempio di fenomeno sociale legato alle webcam viene dagli Stati Uniti. C’è una crescente sottocultura di “virtual railfans” (appassionati di ferrovie virtuali) che si sintonizzano su telecamere posizionate nelle stazioni ferroviarie di tutto il paese per osservare i treni in transito. Questa comunità è cresciuta notevolmente durante la pandemia, offrendo un modo per connettersi con gli altri e trovare “pace mentale” nella routine dei treni che passano. Uno dei siti più popolari è Virtual Railfan, che offre una delle esperienze di “trainspotting online” più realistiche, con audio in diretta e telecamere ad alta definizione. Questo fenomeno ha anche avuto impatti positivi nel mondo reale, portando turismo a città ferroviarie in difficoltà. Gli appassionati viaggiano per vedere le località ferroviarie che hanno visto online, portando benefici economici a queste aree. Inoltre, la comunità virtuale costruisce legami forti tra gli spettatori attraverso chatroom, creando un senso di appartenenza e amicizia, nelle ore passate in attesa del treno di passaggio.
Molto comuni sono i siti che danno un servizio di supporto meteorologico, trasmettendo direttamente che tempo sta facendo in molte località. Ad esempio, sul sito Meteoindiretta è possibile guardare online le webcam di molte città italiane ordinate in ordine alfabetico. Per Varese ci sono immagini dalla Schiranna, sul lago dall’alto e sulla città.
Se si vuole fare un giro del mondo in diretta gratis, uno dei siti più visitati è quello di Skylinewebcams. Nel 2022, 110 milioni di utenti si sono collegati al sito per ammirare in diretta i vari luoghi ripresi dalle webcam, siano essi una piazza, una spiaggia affollata, una pista da sci, un porticciolo, lo skyline di una metropoli, la riva di un lago, una strada trafficata, una cattedrale o… un “banale” lungomare. “Nessun luogo è più irraggiungibile…con SkylineWebcams basta solo un click!”, recita la pubblicità. Abbiamo fatto un tour mondiale, fino alle località del nostro Varesotto, in pochi minuti: Times Square a New York, Kuredu Island Resort alle Maldive, spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, animali selvatici nel parco nazionale “ol Donyo Wildlife” in Kenya, fontana di Trevi a Roma, ponte di Rialto a Venezia, piazza Duomo a Milano, Maccagno, Laveno Mombello, lago di Mergozzo e Ondaland acqua park di Vicolungo.
La genesi di VisioRay, la società che ha creato SkylineWebcams, è interessante. Non nasce nella Silicon Valley, né nella pianura padana, ma nella città sul golfo di Squillaci, dove si trovava il porto del regno dei Feaci, nel quale Ulisse fu accolto e narrò del suo viaggio: Catanzaro. Inizia nel 2005, nei campi della video sorveglianza e computer vision, e si afferma successivamente con le tecnologie inerenti al video streaming. La sua missione attuale è quella di “realizzare un network di webcam globale e capillare con lo scopo di promuovere il turismo, le località, la gente e le diverse culture, anche nella speranza che tutto ciò possa essere di stimolo per il maggior numero possibile di persone a rispettare il nostro pianeta e a renderlo un posto migliore”. SkylineWebcams non mantiene archivi storici di immagini e/o registrazioni. I timelapse, generati ogni giorno, vengono sovrascritti quotidianamente con le immagini più recenti e, in nessun caso, il sistema memorizza i precedenti. Infine, se vogliamo unire il profano con il sacro, c’è il servizio ChiesaMia, con la diretta streaming delle funzioni religiose dalle chiese e luoghi di culto iscritti.
In un mondo in cui ognuno è diventato un sorvegliato speciale, ci possono essere utilizzi virtuosi e positivi delle webcam. La consapevolezza della loro esistenza pervasiva e invasiva rimane un punto di riflessione aperto per le società democratiche.
“Se la libertà ha un qualche significato, significa aver diritto di dire ciò che la gente non vuole sentire”, George Orwell.
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