La tragedia di Cassandra, profetessa inascoltata e irrisa, rivive grazie a un’intensa Silvia Priori

Il dramma della profetessa che tutto previde e non potè evitare è stato portato in scena, in prima nazionale, da Teatro Blu. Teatro pieno di ragazzi

Cassandra - teatro Blu

Inascoltata, derisa, insultata. Al Teatro Nuovo di Varese si è rivissuta la tragedia di Cassandra, la profetessa di Apollo figlia di Priamo re di Troia, che tutto sapeva, sin dall’inizio, ma che non riuscì a evitare la morte e la distruzione del suo popolo. Morta per mano di Clitemnestra, moglie di Agamennone che l’aveva portata ad Argo come trofeo di guerra, ripercorrerà le fasi più dolorose e intense della sua difficile e triste esistenza.

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La Cassandra del teatro Blu in scena al teatro Nuovo 4 di 10

Silvia Priori, sul palco insieme all’ancella interpretata da Arianna Rolandi, riesce a dare voce e spessore al dramma di una donna piena di amore per il suo popolo e il suo re, ma rifiutata e derisa.

In quanti di noi c’è una Cassandra?” Si chiede Silvia Priori nel presentare il suo ultimo lavoro andato in scena in prima nazionale ieri sera, giovedì 26 ottobre.

La figura di Cassandra è l’emblema del “Non ascolto”, dell’incapacità di entrare in relazione con l’altro, di farsi partecipe dell’esperienza narrata. Ma è anche il simbolo della donna che fatica a far sentire la sua voce, quando dissonante, fuori dagli schemi, diversa dal sentire comune.

Cassandra fa spesso cenno al popolo, lasciato volutamente nell’ignoranza perchè assecondi i voleri e le brame di potere di pochi: i troiani esultano all’arrivo di Elena, rapita da Paride, pensando così di vendicare l’onta subita dalla dinastia regnante. Nessuno vuole ascoltare quella voce pazza che narra di sciagure, morte e distruzioni. Tutto si compirà, sotto lo sguardo impotente e straziato di Cassandra.

La figura di Cassandra ritorna ciclicamente nella letteratura antica, come ha raccontato all’inizio dello spettacolo il professor Mario Iodice dell’Università dell’Insubria, ma anche moderna negli esempi spiegati dalla professoressa e collega accademica Paola Biavaschi.
Torna come vittima e capro espiatorio a rappresentare tante donne condannate alla solitudine e alla brutalità di contesti ossessivi e soffocanti, quando non violenti. A parlare di violenza contro le donne è intervenuta l’avvocato Marzia Giovannini, presidente del centro di ascolto EOS che quest’anno compie 25 anni e da un quarto di secolo, accoglie, ascolta e accompagna queste donne vittime a cercare un futuro migliore.

“Siate prudenti!” grida Cassandra, “Fermatevi finché siete in tempo”…. Un urlo che si perde nel buio della catastrofe.

Applausi convinti alla fine dello spettacolo di teatro danza da parte del folto pubblico composto soprattutto di ragazzi e giovani studenti.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Ottobre 2023
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