All’antica chiesa di San Biagio a Cittiglio si svelano i percorsi della bioarcheologia

Tre diverse campagne di scavi che hanno riguardato anche Azzio e Caravate verranno illustrate dai ricercatori dell'Insubria

Chiesa San Biagio Cittiglio, la necropoli

Un’antica comunità che negli anni ha vissuto intorno alla chiesa sulle alture che dominano la valle, in un’area per questo meglio difendibile e dalla quale si potevano controllare le vie d’accesso verso Nord in quell’autostrada naturale che si apre fra le montagne della Valcuvia. È in questo scenario, secoli fa, che gli archeologi dell’Insubria hanno indagato per riportare a galla come si nutrivano, come e quanto vivevano e che abitudini seguivano gli antenati di San Biagio, a Cittiglio.

Studi che interessano per il grande valore scientifico e che sabato 11 novembre verranno svelati in un percorso di conoscenza: a Cittiglio sorge l’antica chiesa di San Biagio che da più di trent’anni è interessata da lavori di restauro che hanno avuto due importanti campagne di scavo archeologico: dal 2006 al 2009 all’interno della chiesa; dal 2016 al 2022 sul sagrato.

Grazie a questi scavi sono riemerse assieme alle antiche strutture murarie dell’edificio anche svariate sepolture che hanno attirato l’attenzione degli studiosi di Osteoarcheologia e di Paleopatologia dell’università dell’Insubria (proff. Armocida e dott.ssa Licata) che assieme a studenti e borsisti hanno compiuto analisi e studi sugli scheletri rinvenuti con gli scavi, riuscendo ad analizzare un campione significativo della popolazione che ha abitato il luogo dal X al XVII secolo, traendo da essa dati importanti sulle caratteristiche, abitudini e stato di salute di quella gente.

Tra essi di particolare interesse è stato lo studio dello scheletro di un giovane ucciso a colpi di spada la cui fine è stata ricostruita dagli studiosi dell’Insubria sulla scorta delle analisi compiute sui resti ossei (il giovane è stato, tra l’altro, il protagonista di una parte di una trasmissione televisiva andata in onda su RAI 3 la primavera scorsa).

«Nel 2023 gli scavi e le analisi dei reperti si sono conclusi così che oggi abbiamo a disposizione i dati riassuntivi riguardanti la popolazione medioevale del sito di San Biagio», spiegano dal “Gruppo Amici di San Biagio”.

Quanto fatto a Cittiglio è stato replicato anche a Caravate con l’analisi degli scheletri ritrovati nell’intorno della chiesa di S. Agostino e ad Azzio con i resti rinvenuti nella cripta dell’ex convento francescano dei Ss Eusebio ed Antonio.

Sabato 11 novembre 2023 ci sarà proprio nella chiesa di San Biagio a Cittiglio la presentazione ufficiale dei risultati ottenuti nei tre siti, tutti accumunati all’interno di un unico progetto denominato “I paesaggi della Valcuvia – i percorsi della Bioarcheologia” che è stato tra l’altro finanziato anche da Fondazione Cariplo.

“I PERCORSI DELLA BIOARCHEOLOGIA”
Sabato 11 novembre 2023 ore 10.30
Ritrovo presso la Chiesa di San Biagio
Via San Biagio, 38
Cittiglio (VA)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Novembre 2023
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