Al via il Campionato italiano a squadre di bocce
Al via dieci compagini con le magnifiche quattro – le finaliste dello scorso anno, il campione Vigasio, Caccialanza, Possaccio, Giorgione3Villese – intenzionate a confermarsi

L’inizio pirotecnico dell’anno, con il Pallino d’Oro aggiudicato a Pietro Zovadelli e il Trofeo Rinascita assegnato a Gabriele Marinelli, non poteva prescindere dall’avvio del Campionato Italiano a squadre, che ha visto sabato 13 il perfezionarsi della prima giornata.
Al via dieci compagini con le magnifiche quattro – le finaliste dello scorso anno, il campione Vigasio, Caccialanza, Possaccio, Giorgione3Villese – intenzionate a confermarsi, soprattutto Vigasio che nel 2023 ha fatto l’en plein conquistando tutto quello che era possibile conquistare e naturalmente ha confermato l’ossatura della squadra vincente.
La Caccialanza, invece, sempre brillante seconda, ma comunque sconfitta in ogni occasione, ha pensato di rivoluzionare la compagine: suscita sconcerto pensare ai milanesi senza i fratelli Luraghi, emblemi storici della Società, sostituiti tuttavia con Zovadelli e Visconti, non i Carneadi manzoniani, in uno scambio con l’Arcos di Brescia abbastanza inatteso.
Le quattro hanno vinto e ha vinto pure la neo-promossa Sant’Angelo Montegrillo che annovera alcuni grandi giocatori, come i fratelli Di Nicola, Mussini e Manuelli, tali da incutere fondati timori a chi li dovrà affrontare.
Possaccio ha battuto Flaminio, ma non è stato per nulla facile.
L’inizio è arduo da qualificare, se si vuole giudicare con bonomia lo si potrebbe definire disastroso, la terna nel primo set riesce a farsi stritolare impietosamente: Signorini sembra sia rimasto “negli spogliatoi”, Scicchitano è alterno fra giocate discrete ed errori banali, Mazzolini colpisce con regolarità, ma senza fortuna nel giro bocce/pallino, per cui è inevitabile l’8-0 conclusivo.
Andreani, che mai vorrebbe fosse sfatata la fama di colui che si rende la vita difficile, va sotto per 1-3, rimonta fino al 6-4, si fa raggiungere e superare fino a 6-7, poi ha la possibilità di far suo il set. Una prima bocciata a fondo campo colpisce col brivido la boccia avversaria, perché questa, roteando, va a sfiorare la sua boccia che tiene il punto: è percepibile il fiato sospeso del pubblico che sembra soffiare con forza per far spostare di qualche millimetro la traiettoria al fine di salvaguardare i due punti a terra. Marinelli non si scompone e piazza l’ultima boccia quasi nella medesima posizione della precedente: a Christian il compito di colpire ancora – senza brivido, però – per far suo il set. Stavolta fallisce, quindi dal possibile 8-7 si chiude sul 6-8.
Flaminio 2 – Possaccio 0.
Il numerosissimo e fantastico pubblico, accorso in massa per questa prima uscita, è difficile valutare quanti siano, sta di fatto che sono assiepati dovunque, ammutolisce e percepisce la pericolosità del momento.
Cambiano i set, ma l’orchestra sembra suonare la medesima musica, subito in svantaggio su entrambi i campi, poi la svolta: Signorini si ricorda di essere il Signorini implacabile accostatore, gli altri salgono di livello, mentre, come sovente accade allorché la contesa diventa aspra, i romani cominciano a commettere qualche errore di troppo, Cappellacci sbaglia alcune bocciate e pure Martinelli, fino a quel momento quasi perfetto, consente l’emergere di sbavature, per cui il primo tempo finisce sul 2 pari.
La ripresa vede l’esordio di Andrea Rotundo accanto a Scicchitano, sono ispirati e proseguono l’indirizzo posto in atto con i secondi set, vincono, giocando molto bene, per 8-5 e, sull’altro campo, Andreani/Signorini li imitano prevalendo per 8-6.
A questo punto il pareggio è assicurato, ma la gente vuole la vittoria e segue con apprensione l’evolversi negativo del punteggio, dovuto a un prevedibile calo di Rotundo, che porta Flaminio al 4-3. Ma i locali, sostenuti da un tifo scatenato, con continui boati a ogni splendida giocata, non sono disposti a lasciare che la tavola imbandita sia sparecchiata senza onorarla. Andreani/Signorini s’impongono per otto a due e, seppure con molti patemi d’animo, il dramma di Jean Paul Sartre è in scena: “Les jeux sont faits”!
PILLOLE DI BOCCE
13 gennaio – Campionato Italiano a squadre – prima giornata
Vigasio (VR) – Mister Energy (SA) 6-2
Caccialanza (MI) – Kennedy (NA) 5-3
Giorgione3Villese (TV) – Mosciano (TE) 6-2
Sant’Angelo Montegrillo (PG) – Santa Chiara (NA) 6-2Possaccio (VCO) – Flaminio (Roma) 5-3
Mazzolini/Scicchitano/Signorini (VCO) – Benedetti/Cappellacci/Di Felice 0-8 8-4
Andreani (VCO) – Marinelli (Roma) 6-8 8-5
Andreani/Signorini (VCO) – Benedetti/Marinelli (Roma) 8-6 8-2
Rotundo/Scicchitano (VCO) – Cappellacci/Di Felice (Roma) 8-5 4-817 dicembre – Vergiate – Campionati provinciali individuali categorie A,B,C
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