Gemonio e le missioni in Africa: una messa speciale in memoria di don Gino
Sabato 13 gennaio alle 18 la funzione celebrata da don Filippo Macchi. Il ricavato andrà al dispensario di Kintinku (Tanzania) fondato per iniziativa dell'ex parroco recentemente scomparso

Quella tra la comunità di Gemonio e il mondo dei missionari cattolici è una storia lunga mezzo secolo e che continua a scrivere nuove pagine. Legami che nacquero grazie al Gruppo Missionario, attivo fin dai primi anni Settanta e noto per l’organizzazione della Mostra Mercato a cavallo tra ottobre e novembre (oggi molto meno estesa di un tempo, ma ancora vivace e presente).
Quel gruppo nacque e si irrobustì quando la parrocchia era guida da don Gino Discacciati, sacerdote comasco che per 19 anni (tra il 1970 e il 1989) rimase a Gemonio. Don Gino, classe 1930, è scomparso da poche settimane e nel suo nome sarà celebrata sabato 13 alle 18 una messa speciale.
La funzione prefestiva sarà infatti officiata da don Filippo Macchi, nato e cresciuto a Gemonio ma da un paio d’anni missionario in Africa, più precisamente nel nord-est del Mozambico, a Nacala. Don Filippo è tornato in Italia nei giorni scorsi e resterà a Gemonio e dintorni per qualche tempo, prima di tornare in Mozambico e la messa di sabato sarà una sorta di saluto ai concittadini.
Un ulteriore “collegamento” tra il paese della Valcuvia che – e si ritorna a don Gino – negli anni Settanta e Ottanta adottò un villaggio della Tanzania (Kintinku) creando scuole, pozzi e un dispensario grazie ai proventi delle proprie attività benefiche. Il dispensario (si tratta di un posto pubblico sanitario, a metà strada tra l’ambulatorio e l’ospedale) è regolarmente in funzione ed è una struttura molto utile agli abitanti del posto.
«Don Gino volle fortemente il dispensario e riuscì, con l’aiuto di tanta gente, a realizzarlo. Funziona ancora bene, cura e salva tante persone» spiegano le responsabili del Gruppo Missionario che hanno pensato di devolvere le offerte raccolte durante la messa e nelle cassette della chiesa di San Rocco, proprio per sostenere la struttura sanitaria di Kintinku. In parallelo, saranno vendute anche copie del libro scritto proprio da don Discacciati e intitolato “Sulla tua parola, calerò le reti”: in questo caso il ricavato sarà destinato al restauro della chiesetta romanica di San Pietro.
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