I primi risultati del progetto Uisp “sport civico”. E a Varese che si fa?
I processi di riqualificazione urbana sono stati attivati in diverse città sotto l'egida dello "sport per tutti". Nella Città Giardino spiccano i progetti nati nei parchi pubblici e quelli proposti nei consigli di quartiere
Ci avviciniamo alla conclusione di Sport Civico, il progetto nazionale Uisp che sta mettendo lo sport al centro dei processi di rigenerazione urbana a Taranto, Matera, Roma, Prato, Reggio-Emilia, Padova e Torino. Francesco Gambetti, coordinatore nazionale, sulla pagina web di Uisp nazionale, offre uno sguardo sul percorso finora compiuto, sottolineando le sfide affrontate e i successi ottenuti. Dai laboratori scolastici alle iniziative fuori dalle aule e nei quartieri, si stanno sviluppando processi interessanti che mirano a una nuova maniera di intendere tanto lo sport quanto i beni comuni.
«Le immagini delle attività all’aperto di Torino, Matera, quelle delle scuole di Taranto, testimoniano il successo di questo progetto, con iniziative innovative e la possibilità per gli alunni di praticare sport mai provati – spiega Gambetti -. A Padova e Reggio Emilia, inoltre, i tavoli di lavoro comuni hanno stimolato l’elaborazione di piani condivisi e l’incontro di diverse generazioni su realtà come quella dei giochi tradizionali».
Uno dei segnali più incoraggianti arriva proprio dai più giovani, che nei progetti di Sport Civico si stanno affacciando a un ambito sociale fondamentale: la cittadinanza attiva orientata all’idea di bene comune. La cura dei beni comuni ha un impatto positivo su tutta la popolazione. Ripensare un parco in termini di accessibilità alla cittadinanza significa, come nel caso di Veggiano e Taranto, eliminare le barriere architettoniche, o, come nel caso di Reggio Emilia e Torino, ripensarne l’uso e le potenzialità.
Così, accanto a chi fa le trazioni, ci sarà chi torna a passeggiare, a sedersi sulle panchine, a correre nel Parco del Noce Nero. Così nello spazio di una fabbrica che era dismessa, ci sarà chi fa skateboard, chi farà lezioni di acrobatica e chi semplicemente, dopo la scuola si siede con gli amici a parlare del più e del meno.
E a Varese, al di là del progetto Sport Civico, cosa si fa? Anni fa, il Comune aveva pensato di riqualificare piazza Repubblica installandovi uno skate park: iniziativa che aveva avuto un certo successo. Progetti analoghi sono stati portati avanti nei parchi pubblici: ad esempio nei giardini Estensi, rimettendo a nuovo il campo da basket. Un altro esempio è il parco dei nonni – realizzato dall’agenzia Family Care – che si affaccia su via Copelli, dove ci sono attrezzature e giochi per la terza età. Ci sono anche gruppi di cittadini che si mettono a disposizione per “curare” alcune parti della città, ad esempio aprendo e chiudendo i parchi pubblici. I consigli di quartiere di Varese hanno recentemente promosso un concorso per la raccolta di idee per migliorare le aree pubbliche. Sono in programma nei quartieri di Avigno e Masnago passeggiate per cercare e segnalare barriere architettoniche.
Anche la sede di Uisp Varese, collocata nel quartiere delle Bustecche, in un’area riqualificata (foto in alto) nel passato proprio grazie alla presenza delle associazioni, si fa in un certo senso portatrice del messaggio veicolato dal progetto “Sport Civico”, ovvero fare sport non solo perché fa bene a noi e alla nostra socialità, ma anche perché i benefici si riflettono sull’ambiente in cui viviamo.
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