Le scuole di Casciago e Luvinate al fianco di AIRC per “Cancro io ti boccio”
Le famiglie hanno prenotato e ritirato arance rosse italiane, marmellata di arance e miele di fiori d’arancio, e la raccolta fondi anche quest'anno ha raggiunto un ottimo risultato
Dopo i mesi di preparazione, venerdì 26 gennaio 2024 i ragazzi e le ragazze delle scuole primaria “Pedotti” di Luvinate e “Manzoni” di Morosolo-Casciago insieme al Consiglio Comunale dei Ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Villa Valerio” di Casciago hanno concluso con il momento della distribuzione dei prodotti prenotati dalle famiglie, il loro impegno come volontari/ambasciatori di A.I.R.C. Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
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È ormai l’ottavo anno consecutivo che l’Istituto Comprensivo “Campo dei fiori” aderisce al progetto nazionale per le scuole “Cancro io ti boccio”: le tre scuole hanno organizzato la vendita di arance, miele e marmellate per conto della famosa Fondazione portando alle famiglie un importante messaggio su come stare in salute e su come la ricerca possa prevenire e curare il cancro.
Oltre alla soddisfazione di contribuire attivamente alla ricerca attraverso la DONAZIONE (DONO+AZIONE) dei soldi raccolti, il percorso appassionante ma anche complesso e faticoso che gli alunni hanno potuto vivere con i loro docenti rimarrà un ricordo indelebile nella memoria di ciascuno e, si spera, alimenterà la volontà futura di praticare anche da grandi una qualche forma di volontariato, esperienza così preziosa per la crescita individuale e per la società.
Le famiglie hanno prenotato e ritirato arance rosse italiane, marmellata di arance e miele di fiori d’arancio, e la raccolta fondi anche quest’anno ha raggiunto un ottimo risultato: nelle tre scuole sono stati raccolti 2.900 euro, portando a quasi 18.000 euro il contributo che in questi otto anni le scuole del comprensivo hanno devoluto ad AIRC.
La campagna “Cancro io ti boccio” rivolta alle scuole affianca la distribuzione degli stessi prodotti in tutte le piazze d’Italia.
L’incontro con i ricercatori è una delle molte proposte che AIRC offre alle scuole, oltre a materiali cartacei e un ricchissimo sito con materiale didattico consultabile anche in forma interattiva e multimediale.
La scuola primaria di Morosolo e la scuola secondaria di Villa Valerio lo scorso anno hanno potuto godere di questa opportunità preziosa: due ricercatori e una volontaria AIRC hanno spiegato nei minimi dettagli il loro importante e spesso sottovalutato lavoro, trasmettendo agli ascoltatori non solo molte conoscenze ma la loro immensa passione!
Come ormai consuetudine negli ultimi anni, il progetto per alcuni plessi viene elaborato in ogni minimo particolare e presentato ai ragazzi nella forma di “Compito di realtà“. Le operazioni necessarie per organizzare l’evento sono molte e mettono in campo diverse competenze in vari campi: matematica, scienze, educazione civica etc..
Informarsi, conoscere, creare una campagna pubblicitaria, occuparsi di prenotazioni, preparare i sacchetti con gli articoli richiesti, gestire soldi e ricevute, spiegare ai compagni della scuola la missione di AIRC… Queste sono solo alcune delle tappe di lavoro che i ragazzi realizzano per portare a termine il loro impegno. Uno degli aspetti più preziosi e importanti del percorso è la necessità e la gioia del lavoro con gli altri: solo il gruppo infatti permette di ottenere risultati soddisfacenti. Un’esperienza di vita preziosa e indispensabile da vivere con gioia e come una preziosa opportunità.
Camilla commenta: “In questi giorni abbiamo lavorato al progetto AIRC che praticamente combatte il cancro che è una malattia molto difficile da curare. Abbiamo preparato e consegnato i prodotti, ci è piaciuto molto soprattutto preparare i sacchetti perché abbiamo lavorato in gruppo: è stata un’attività pratica che ci è molto piaciuta. È stata una bella esperienza per noi, ma in più è stato bello perché lo abbiamo fatto per gli altri.”
Margherita prosegue: “Mi è piaciuto molto questo progetto e spero di aver fatto qualcosa anche io nel mio piccolo. Mi ha anche molto emozionato anche perché mia nonna è morta di cancro pochi mesi fa e spero che queste ricerche possano trovare delle cure per permettere alle persone di non morire di cancro.”
Un’insegnante commenta: “Il progetto AIRC che anche quest’anno si è svolto presso la nostra scuola è sempre un’occasione arricchente per i bambini in quanto li rende aperti a quelle che sono le problematiche che ci circondano, attenti all’altro e soprattutto protagonisti in un’operazione di “solidarietà” nella quale mettono in campo le competenze acquisite nel percorso scolastico.”
Un’altra spiega: ”L’esperienza che la mia classe ha vissuto grazie al progetto Airc “Cancro io ti boccio” è stata molto positiva e arricchente per i ragazzi. Oltre ad organizzare e pubblicizzare l’evento, si sono occupati di tutti gli aspetti: dall’aspetto economico della raccolta dei soldi, alla compilazione delle ricevute, alla distribuzione dei prodotti. Hanno lavorato insieme, discusso, collaborato: si sono presi le loro responsabilità. Non è stato semplice per loro e neanche per noi, perché ovviamente dietro a questa esperienza c’è stato un gran lavoro di regia. Credo che sia piaciuto proprio per questo: vista la complessità si sono messi in gioco fino in fondo.”
Gaia studentessa di Villa Valerio afferma: “È una esperienza che ho fatto già durante gli anni della primaria, ma quest’anno, come sindaca del CCR mi è piaciuto portare questo messaggio così importante a tutti i miei compagni e compagne. Mia nonna sta combattendo una dura lotta contro il cancro e senza la ricerca non avrebbe questa opportunità. Sostenere il progetto insieme con genitori, amici e insegnanti è bellissimo e importante!”
Alexej prosegue: “Abbiamo partecipato all’iniziativa di AIRC con molta gioia perché è un momento importante per fare del bene e aiutare il prossimo. Mi piacerebbe farla più spesso perché quando siamo tutti insieme riusciamo a fare grandi cose”.
Giorgio conclude: “È bello collaborare per il bene comune. Mi sono sentito importante anche facendo solo la mia piccola parte. Spero che l’esperienza possa essere estesa a molte altre scuole. La ricerca può rivoluzionare il mondo”.
Alcuni genitori commentano:
“Sono felice che la scuola dia questa possibilità ai nostri figli-e: vedere i compagni che si impegnano come volontari e osservare come le famiglie si attivano nell’acquistare dei prodotti sapendo che una parte del ricavato andrà alla ricerca è fondamentale per poter costruire una società più attenta e solidale”.
“Bellissimo progetto, ad alto valore formativo. Sono stati affrontati i vari aspetti della malattia che, ahimè, ci tocca sempre più e sempre troppo da vicino, ad iniziare dallo stato dell’arte della ricerca, delle cure, ma anche, a livello di prevenzione, all’educazione alimentare e ad uno stile di vita sano. I ragazzi hanno vissuto con serenità ed entusiasmo il percorso coinvolgendo anche noi genitori. Esperienza assolutamente positiva da ripetere!”
“Ho sempre sostenuto Airc attraverso le numerose raccolte fondi, ma da quando sono entrata nel mondo scuola con le mie figlie ho iniziato a sentire un sintomo di famiglia unita nella ricerca. Sono davvero orgogliosa di farne parte.”
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