700 rospi salvati nel Parco del Ticino: “Attraversano la strada per andare a riprodursi”
Volontari sono impegnati da due settimane nel salvataggio di rospi e rane diretti verso i luoghi di riproduzione. E con le pioggia delle prossime ore il numero aumenterà esponenzialmente

Come ogni anno, tra la fine di febbraio e il mese di marzo, rane e rospi si svegliano dal letargo invernale e lasciano i boschi per migrare verso i luoghi di riproduzione. E come ogni anno, l’Associazione Tutela Anfibi Basso Verbano e le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco del Ticino si mettono al lavoro per evitare che gli anfibi vengano schiaccianti dalle auto nell’attraversare la via Lentate, strada ad alta percorribilità che collega la frazione di Lentata di Sesto Calende con Osmate.
L’intervento dei volontari del Parco del Ticino è iniziato nei primi giorni di febbraio con la pulizia dei boschi e la posa delle barriere a Lentate di Sesto Calende. Da una settimana, invece, una quindicina di GEV assieme ai volontari dell’Associazione, divisi in turni serali, sette giorni su sette, stanno raccogliendo rane, rospi e salamandre per aiutarli ad attraversare la strada salvandoli da morte certa. In pochi giorni sono stati portati in salvo oltre 700 anfibi, un numero destinato ad aumentare in modo esponenziale con la pioggia prevista nelle prossime ore.
Oltre alle operazioni di salvataggio, i volontari si occupano anche di censire gli animali per specie e sesso. La lentezza che contraddistingue questi anfibi, spesso non consente loro di attraversare indenni le strade che dai boschi portano ai luoghi di riproduzione, in particolare nella zona del varesotto dove i paesaggi sono interrotti da strade a grande scorrimento di traffico. Per questo motivo diverse squadre di volontari, tra cui quelli del Parco del Ticino, dal 1997 a Lentate di Sesto Calende e dal 2020 alla Melissa di Golasecca sono impegnati in operazioni di salvataggio; gli anfibi, infatti, sono protetti dalla legge in quanto importanti anelli della catena biologica, oltre che grandi divoratori d’insetti nocivi.
“Siamo grati ai nostri volontari che con il loro lavoro consentono di salvare i nostri anfibi ma soprattutto di tutelare la biodiversità del Parco del Ticino – commenta il consigliere del Parco del Ticino Massimo Braghieri -. Un lavoro magari poco visibile ma di grande valore. Gli anfibi rappresentano un tassello fondamentale nel mantenere gli equilibri eco sistemici del nostro territorio”.
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