In Valganna partono i lavori per la pista ciclopedonale del lago di Ghirla
Il nuovo percorso, una volta finito, completerà il "giro" del lago di Ghirla, che è già costeggiato per un lungo tratto dal sentiero della Via Francisca del Lucomagno
Iniziano i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale del lago di Ghirla. In questa settimana sono comparsi i primi segni dell’imminente cantiere del primo lotto che dovrebbe prendere il via a giorni.
Il progetto prevede la realizzazione in tre lotti (due dei quali già appaltati) di un tratto di ciclopedonale che collegherà il parcheggio pubblico davanti alla Trattoria del Lago, la località Eden e la località Colibrì per svilupparsi, in un prossimo futuro, fino a raggiungere l’abitato all’altezza della stazione degli autobus.
Il nuovo percorso, una volta finito, completerà il “giro” del lago di Ghirla, che è già costeggiato per un lungo tratto dal sentiero della Via Francisca del Lucomagno.
L’intervento è stato finanziato con fondi di Regione Lombardia, con un contributo dell’Autorità di Bacino lacuale Ceresio, Piano e Ghirla e in parte con fondi comunali.
Obiettivo dell’intervento la valorizzazione del piccolo bacino della Valganna ma non solo: «Il nuovo percorso mette al centro anche un obiettivo di sicurezza – spiega il sindaco Bruna Jardini – Perché non è raro vedere persone, e anche famiglie con bambini piccoli, camminare sulla statale per raggiungere la spiaggetta. La passerella prevista dal progetto, che non sarà sull’acqua ma costeggerà il lago, permetterà di raggiungere la località Eden in tutta sicurezza».
Il progetto ha suscitato nelle ultime settimane un vivace dibattito in particolare sui social, dove si sono confrontati quanti apprezzano l’idea di nuovi tratti di pista per camminare o pedalare intorno al lago e chi teme che il progetto sia troppo impattante e possa “snaturare” il tranquillo paesaggio del lago. Su questo si è espressa anche la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio che ha dato l’ok al progetto.
Il costo del primo lotto è di 385mila euro. Altri 730mila serviranno a finanziare il secondo e terzo lotto dell’opera.
(foto di Elisabetta Mezzatesta Lucà)
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