Percepiva Reddito di cittadinanza, ma con terreni e azioni: processo a Varese dopo l’indagine della Finanza
Nei guai un lunense al centro di un controllo delle Fiamme gialle. Il legale presenta memoria difensiva che ricostruisce tutta la situazione patrimoniale al momento della contestazione
 
																			
                        
						
						
						
						Non c’è da pensare alla voce di paese, al vicino che sa e denuncia o ad altro sistema per colpire: di fatto è la Finanza che a campione “preleva“ la situazione patrimoniale di un cittadino nell’elenco di chi ha prodotto richiesta di “Reddito“ e ottenuto quel sussidio di Cittadinanza introdotto con legge qualche anno fa.
Il punto è che se gli equilibri economici che stanno alla base dell’erogazione da parte dello Stato non corrispondono a quanto dispone la legge, sono gli stessi organi dello Stato che sovrintendono alle verifiche a trasmettere il tutto alla Procura della repubblica che attiva l’azione penale e istruisce un processo. È quanto successo ad un cittadino lunense su cui la Finanza di Varese ha acceso un faro: ciò è quanto un militare udito come teste ha raccontato mercoledì al giudice monocratico di Varese.
In sede di controllo sono emerse incongruenze fra le essenze dell’uomo (che risulta con nucleo famigliare che nell’asse patrimoniale ha pure la moglie) e quanto dichiarato nella “Dsu“, la dichiarazione sostitutiva unica che attesta il valore del reddito Isee ossia l’indicatore di situazione economica equivalente: non è il reddito lordo, ma l’intera base che serve per accedere alle agevolazioni previste dallo Stato: non solo il “Reddito“ ma anche gli sgravi sulle rette scolastiche o l’accesso ai vari “bonus“.
Il punto è che quanto dichiarato dal cittadino sarebbe stato diverso dalla sua situazione patrimoniale reale, al punto che nelle carte erano stati dimenticati alcuni terreni, azioni e carte prepagate. C’è da dire che, una volta elevata la contestazione dalla Finanza, l’indagato ha presentato richiesta di annullamento del reddito di cittadinanza, che sarebbe comunque stato erogato con la presentazione dei documenti giusti – è la tesi dei Finanzieri – ma con un importo inferiore. Argomento tecnico. E per raccogliere tutti gli elementi a favore dell’imputato l’avvocato difensore Fabio Margarini ha presentato memoria difensiva alla corte.
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