Il 73% delle aziende prevede un aumento dell’utilizzo della stampa 3D
Lo rivela un'indagine condotta da Elmec 3D, la business unit di Elmec Informatica specializzata in Additive Manufacturing

L’industria manifatturiera italiana sta affrontando una trasformazione significativa grazie all’adozione sempre più diffusa della stampa 3D. Elmec 3D, la business unit di Elmec Informatica specializzata in additive Manufacturing, ha condotto un’indagine approfondita sull’utilizzo di questa tecnologia nel contesto italiano, raccogliendo dati da un campione diversificato di aziende appartenenti a vari settori, tra cui manifatturiero, sport, packaging e automobilistico. (nella foto in primo piano Martina Ballerio, responsabile della Business Unit Elmec 3D)
I risultati di questa ricerca forniscono una panoramica dettagliata del grado di conoscenza e adozione della stampa 3D nel nostro paese. Il 73% delle aziende intervistate prevede un aumento dell’utilizzo di questa tecnologia nei prossimi anni. Tale prospettiva di crescita è guidata principalmente dalla ricerca della qualità di stampa e dalle possibilità di sviluppo soluzioni innovative. Secondo l’indagine, il 27% delle aziende utilizza regolarmente i servizi di stampa 3D, mentre il restante 73% lo utilizza occasionalmente, indicando un ampio margine di crescita per questo settore.
È interessante notare che molte aziende, pur usufruendo dei servizi di stampa 3D, non hanno ancora sfruttato appieno i benefici offerti dal digital inventory, che consentono la produzione rapida su richiesta senza la necessità di mantenere uno stock fisico. La qualità delle parti stampate è il principale parametro di valutazione per un servizio di stampa 3D, seguito dalla capacità di trovare soluzioni tecniche innovative e dalla tempestività nelle risposte. Ciò sottolinea l’importanza di non considerare la stampa 3D come un semplice processo di e-commerce, ma come una produzione conto terzi che richiede competenza tecnica e consulenza specializzata. L’indagine ha inoltre evidenziato i principali vantaggi che la manifattura additiva apporta alle aziende italiane.
Oltre alla riduzione dei tempi e dei costi legati alla prototipazione, il 17,8% delle risposte indica un ampliamento del portafoglio prodotti e l’11,1% sottolinea un accorciamento della catena di approvvigionamento come benefici rilevanti. Tuttavia, solo una minoranza delle aziende intervistate ha riconosciuto la riduzione dei costi di magazzino come un vantaggio significativo delle soluzioni additive. Infine, l’indagine ha rilevato che, nonostante la crescente adozione della stampa 3D di materie plastiche, la tecnologia metal binder jetting per la produzione di parti in metallo è ancora relativamente poco conosciuta in Italia. Solo il 26,9% delle aziende intervistate ha dichiarato di conoscerla e di apprezzarne i vantaggi, suggerendo un potenziale di crescita significativa per questa tecnologia nel mercato italiano.
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