Referendum Cgil sul lavoro, sabato raccolta di firme nelle piazze e nei mercati di Varese e provincia
Sabato 18 maggio mobilitazione della Cgil anche in provincia di Varese, con l’organizzazione di una serie di banchetti a Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno

Entra nel vivo la raccolta firme della Cgil per i 4 referendum sul lavoro. Almeno 500mila firme il numero necessario per sottoporre alla Corte di Cassazione i quesiti referendari, ma l’obiettivo della Cgil è molto più alto: arrivare a raccogliere tra le 700mila e 1 milione di firme.
Sabato 18 maggio mobilitazione della Cgil anche in provincia di Varese, con l’organizzazione di una serie di banchetti per la raccolta delle firme.
Al mattino, si raccoglieranno le firme al mercato di Busto Arsizio (piazzale dei Bersaglieri) dalle 9 alle 13. Raccolta firme anche al mercato di Gallarate (via Egidio De Magri) dalle 9 alle 13.
Sempre il 18 maggio, al pomeriggio, la raccolta firme proseguirà a Saronno, in Corso Italia, dalle 15 alle 18; a Busto Arsizio, in via Milano, dalle 15 alle 18; a Gallarate, in Piazza Libertà dalle 15 alle 18; a Varese, in piazza Garibaldino, dalle 15 alle 18.
La Cgil ricorda il contenuto dei 4 referendum.
Il primo quesito “Abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi” punta a cancellare quelle norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare un lavoratore licenziato in modo illegittimo se assunto dopo il 2015.
“Abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese” è il titolo del secondo quesito. Chi firma intende cancellare il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza limite.
Il terzo quesito riguarda la “Abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine”. Lo scopo è cancellare la liberalizzazione dei contratti a termine per limitarne l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.
Il quarto quesito si intitola “Abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante”. Si punta a cancellare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale.
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