La storia della velocità in scena a Varese, ma all’insegna della sicurezza
Villa Recalcati ha ospitato la mostra dedicata alla storia della Formula 1 e dell'evoluzione dei trasporti in Lombardia e in Italia

Villa Recalcati casa della velocità per un giorno. Domenica 30 giugno, infatti, la sede della Provincia e della Prefettura di Varese ha ospitato la mostra “Storia della velocità” dedicata al passato della Formula 1 e all’evoluzione dei trasporti in Lombardia.
Nel cortile della villa, i visitatori hanno potuto osservare (e ascoltare) le auto a bordo delle quali piloti come Riccardo Patrese, Alan Jones e Graham Hill hanno scritto la storia della Formula 1, e che di recente sono ritornate in pista al Gran Premio Storico di Montecarlo 2024.

«Come varesino – ha raccontato Biagio Maglienti, giornalista e commentatore di Sky Sport – sono orgoglioso della nostra comunità, che per quanto piccola ha generato diversi personaggi importanti della Formula 1. Anche oggi, vedo moltissimi giovani avvicinarsi a questo sport e svilupparne una grande passione».
«La Formula 1 – ha annunciato Giuseppe Redaelli, presidente dell’Automobile Club Varese e dell’Autodromo di Monza – oggi vuole essere molto di più di ciò che era. L’obiettivo è diventare lo sport numero uno al mondo e superare anche il Superball, trasformando la Formula 1 in uno spettacolo a tutto tondo. Con questa prospettiva, stiamo lavorando per potenziare il nostro ruolo su alcune tematiche importanti, come la sostenibilità e il sociale».
Come è cambiato il modo di viaggiare
La mostra è stata anche l’occasione per immergersi nel passato e osservare da vicino alcuni distributori storici della collezione conservata al Museo Fisogni di Tradate, e scoprire attraverso questi cimeli come è cambiato il modo di spostarsi in Lombardia e in Italia.
Una domenica dedicata anche all’Autostrada dei Laghi: la prima arteria a pedaggio costruita su suolo pubblico al mondo. Progettata dall’ingegnere varesotto Piero Puricelli (progettista tra l’altro dell’Autodromo di Monza), il primo tratto della strada venne inaugurato il 21 settembre 1924 e oggi è composta dalle tre autostrade A8, A9 e A8/A26. «Sapere che i nostri predecessori – ha commentato Francesco Munno, direttore di Aci Varese – sono stati i primi al mondo a costruire un’opera del genere è motivo d’orgoglio. Spero che potremmo a breve ritornare a ottenere grandi risultati».

Alla guida, ma in sicurezza
L’iniziativa a Villa Recalcati è stata inoltre un’opportunità per riflettere sull’importanza di promuovere la sicurezza stradale.
«La sicurezza stradale – ha sottolineato Antonino Carrara di Regione Lombardia – è soprattutto una questione di cultura e di responsabilità per ognuno che si mette alla guida di qualsiasi veicolo. Abbiamo sviluppato un accordo con l’ufficio scolastico della lombardia e l’Istituto Falcone di Gallarate, dal quale è nato un progetto di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale dedicato agli studenti, che vogliamo prendere a modello per altre iniziative simili in tutta la Lombardia».
«Il numero di morti sulle strade tra i giovani è preoccupante – ha aggiunto Vito Ilacqua, dirigente scolastico dell’Istituto Falcone. È nostro dovere tutelare i giovani e la scuola non può esimersi dal dovere di diffondere la cultura della sicurezza».
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