Al secondo piano del Tribunale di Varese la Procura apre un ufficio “fasce deboli”
Il servizio attivo a partire dal 22 luglio 2024. La “stanza dell'Acquario“ aperta dalle 11,00 alle 12,00 dei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. La firma del protocollo d'intesa con Comune e associazioni

Dal 22 luglio la stanza “dell’Acquario” al secondo piano di palazzo di giustizia a Varese diventerà ufficio “fasce deboli” cioè uno dei primi presidi fra il cittadino e la giustizia per affrontare i casi legati alla violenza di genere. Certo esistono le caserme, e le questure. Ma spesso non è semplice affrontare tematiche di questa portata, e in questo modo, con l’accesso all’ufficio di palazzo di giustizia, il procedimento risulta molto più veloce.
E dunque ecco che il Procuratore Antonio Gustapane, «richiamato il protocollo di adesione al Progetto “Casa della Nutrice” sottoscritto il 18 luglio 2024 da questa Procura, dalla Questura di Varese, dal Comune di Varese e Procura» ha deciso per l’attivazione di un servizio di ricezione denunce consentendo alle potenziali persone offese di presentare denuncia o querela direttamente presso le Sezioni di polizia giudiziaria proprio per garantire un più immediato intervento da parte dell’organo requirente tramite l’apertura di un apposito Ufficio Denunce.
COME FUNZIONA IL SERVIZIO
Dunque a partire dal 22 luglio 2024 verrrà istituito l’ufficio presso la stanza dell’Acquario dove, dalle 11,00 alle 12,00 dei giorni di lunedì, mercoledi e venerdì, l’ispettore Silvia Nanni della sezione polizia giudiziaria della polizia di Stato(o, in caso di assenza, altro Ufficiale di P.G. indicato a rotazione dai Comandanti delle Sez. P.G con apertura però ridotta al lunedi ed al venerdi) provvederà alla ricezione della denuncia/querela, all’inserimento della notizia di reato nella banca dati interforze SDI, alla redazione della comunicazione della notizia di reato ed alla trasmissione a mezzo portale ndr della comunicazione della notizia di reato. E sempre l’ispettore Silvia Nanni è stata individuata come pubblico ufficiale che curerà i rapporti con la Casa della Nutrice, le altre associazioni di volontariato ed i servizi sociali competenti in materia ai fini della presentazione di denunce-querele.
LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA
Questa mattina, giovedì 18 luglio «si è tenuta la firma del protocollo di intesa (nella foto) a sostegno del progetto finalizzato a dare protezione e assistenza alle vittime di violenza di genere. Hanno sottoscritto il protocollo il procuratore della Repubblica di Varese Antonio Gustapane, il questore Carlo Mazza, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Varese Carlo Battipede, il sindaco Davide Galimberti, con il direttore sociosanitario di Asst Sette Laghi Giuseppe Calicchio, con l’adesione dei centri antiviolenza Felicita Morandi, EOS e Donna Sicura, e dell’Università degli Studi dell’Insubria», fanno sapere dal Comune di Varese.
L’obiettivo è quello di potenziare le reti operative territoriali nelle attività di presa in carico delle donne vittime di violenza e dei figli minori, per promuovere l’adozione di una serie di azioni e mettere a sistema le procedure in grado di prevenire e contrastare la violenza di genere sul territorio, dando il massimo supporto a tutti i livelli. Si tratta di un progetto che vede capofila il Comune di Varese, con l’assessorato alle Pari opportunità guidato dall’assessora Rossella Dimaggio, nella convinzione che solo attraverso un’azione sinergica si possa arginare in modo efficace un fenomeno drammatico.
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