L’amicizia tra Guttuso e Testori rivive ai Giardini Estensi di Varese nell’interpretazione di Toni Servillo
L'attore acclamato dal pubblico e dalla critica italiana e internazionale protagonista della quarta serata realizzata in collaborazione con Casa Testori e curata da Giuseppe Frangi. Magistrale l'accompagnamento musicale dell'Orchesta Sacro Monte
Giovanni Testori e Renato Guttuso erano uniti da profonda amicizia e da una visione della vita e della quotidianità che uno esprimeva con le parole e l’altro con l’arte. Quell’amicizia nata nell’immediato Dopoguerra è all’origine di recensioni, presentazioni e introduzioni che Testori fece in occasioni di mostre o nell’ultimo articolo di commiato scritto per il Corriere della Sera.
La quarta serata del festival Tra Sacro e sacro Monte, ospitata eccezionalmente ai Giardini Estensi, ha avuto come protagonista Toni Servillo, uno dei maggiori interpreti del nostro cinema e del teatro italiano. Servillo, senza concedere variazioni o divagazioni, è rimasto concentrato sui testi, veri passi letterari in cui Testori restituiva ai suoi lettori, ma anche all’amico, la vibrazione delle sue corde emotive davanti a “quadri che mi vengono addosso”. Così in occasione della mostra a Venezia curò l’elzeviro in cui narra la genesi dei dipinti del maestro siciliano e il loro allestimento artistico.
Testori e Guttuso ebbero un punto di riferimento comune proprio nella città di Varese e, in particolare a Velate dove il maestro siciliano trascorreva gran parte del suo tempo creativo: i tramonti con la vista sul Monte Rosa, la pace del suo laboratorio, la mostra a Villa Mirabello nell’estate 1984 voluta anche per sdebitarsi dell’accoglienza ricevuta.
Testori è testimone “dell’abbondanza creativa al limite del pensabile e del credibile “del maestro, capace di trasformare ogni simbolo in segno. Il suo racconto si eleva a brano letterario, ricercato, curato, dove ogni parola mira a edificare il senso dell’interpretazione.

Uno stile letterario che riempiva “la terza pagina” dei quotidiani, articoli dal linguaggio letterario e ricercato. Uno stile che Testori manterrà anche nell’elegia finale, nello scritto di commiato realizzato nel 1987 per il Corriere della Sera alla morte di Guttuso.
Toni Servillo è fedele al testo, intenso nel restituire al pubblico il valore letterario di quegli scritti letti e intervallati dall’esibizione delll’Orchestra Sacro Monte interprete di brani tratti dal concerto per archi di Nino Rota, compositore noto soprattutto nel mondo del cinema, per il suo legame con Federico Fellini e Luchino Visconti.
II pubblico dei Giardini Estensi, circa 1000 spettatori, gradisce e applaude, grato soprattutto per aver ricordato quel rapporto intenso tra l’artista Guttuso e la città di Varese.

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