Dall’abbraccio tra Forza Italia e gli “eretici centristi” nasce la lista “La Provincia al Centro”
Una lista civica che unisce molti amministratori noti da tempo, ha riunito Azione e Italia Viva, e ha posizionato Forza Italia più al centro nel Centro Destra. Tra loro anche Alberto Barcaro, Mattia Premazzi, Pierluigi Gilli e Irene Bellifemmine
Si chiama “La Provincia al centro” la prima lista a presentarsi ufficialmente alle elezioni per il consiglio provinciale, previste per il 29 settembre, che coinvolgeranno circa 2000 consiglierei e amministratori del territorio.
Una lista civica che unisce molti amministratori noti da tempo, ha riunito Azione e Italia Viva, e ha posizionato Forza Italia più al centro nel Centro Destra. E sono diventati anche la casa di due amministratori che hanno fatto scelte forti in senso civico, come Alberto Barcaro – che è stato espulso dalla Lega a cui apparteneva quando ha accettato le deleghe nell’attuale consiglio provinciale, di cui la Lega rappresenta una forza di minoranza – e Irene Bellifemmine, che ha appena combattuto una battaglia elettorale con il partito che l’aveva sostenuta come sindaco, e che le ha candidato contro uno dei suoi assessori.
A qualche giorno dalla scadenza dei termini, che vede quindi in lizza quattro forze diverse (Civici democratici per la provincia di Varese, la Provincia al centro – civici moderati popolari; Lega, Lombardia Ideale e civici e Lista Fratelli d’Italia Giorgia Meloni) questo particolarissimo gruppo ha presentato, primo fra tutti, i suoi intendimenti: «La nostra più che una lista è un progetto politico, iniziato da qualche mese – spiega Mattia Premazzi, consigliere provinciale uscente e sindaco di Venegono Inferiore da anni sostenuto dalla sua lista civica Eupolis – L’idea iniziale era quella di aggregare forze politiche che avessero una idea di centro. Tuttavia, con il tempo, il progetto ha assunto una dimensione più ampia: abbiamo cercato di aggregare tutte le migliori esperienze amministrative della provincia, e far si che si uniscano a noi anche altri. La lista è chiaramente centrista, non si posiziona ne a destra ne a sinistra: ma l’intenzione è di creare un gruppo complementare a queste posizioni, esteso anche al mondo civico degli amministratori locali. Oggi infatti ai partiti serve qualcosa di più, qualcosa che sia più rappresentativo dei bisogni dei cittadini».
L’anima civica viene ribadita anche da chi civico formalmente non è, segno di un obiettivo da raggiungere che va al di là delle aggregazioni: «Abbiamo creduto in questo progetto fin da subito, coinvolgendo molti amici amministratori radicati nella provincia di Varese – ha aggiunto Simone Longhini, che non si candiderà per il prossimo consiglio pur essendo consigliere uscente – E ci tengo a ricordare che questa è la lista che ha raccolto il maggior numero di firme, ben 130, a testimonianza del grande supporto ricevuto. La lista è stata arricchita dal sottotitolo “Civici, moderati, popolari”, perchè tutti si possano riconoscere». Longhini, che oltre che consigliere provinciale uscente è anche coordinatore provinciale di Forza Italia, ha anche ringraziato la lista per aver accettato la presenza di cinque suoi amministratori colleghi di partito: Susy Pozzato, consigliere di maggioranza di Gorla Maggiore; Orazio Tallarida, consigliere comunale di Busto Arsizio; Giuliano Besana, consigliere comunale a Laveno e assessore in comunità montana; Giacomo Iametti, consigliere di Cardano al Campo ed Enrico Bertoni, consigliere comunale di Olgiate Olona.
«Tutte le anime che volevamo raggiungere sono state incluse, e per questo ringrazio i compagni di viaggio – ha commentato Matteo Marchesi, sindaco di Sangiano e tra i primi promotori della lista insieme a Premazzi e Longhini – Le varie aree del mondo di centro, che è in continua evoluzione, si sono sedute ad un tavolo e hanno trovato progetti comuni. Non è un minestrone pro o contro Magrini, ma una realtà politica con una sua identità». Marchesi ha sottolineato anche come «E’ stato importante anche il lavoro sulla distribuzione geografica e sul rapporto tra comuni grossi e comuni piccoli: tutte componenti devono armonizzarsi tra loro perchè la rappresentanza sia completa».
La lista oltre all’anima civica e all’adesione di Forza Italia, conta anche l’adesione di altre forze politiche, come Azione: «Abbiamo aderito con entusiasmo, perché questo progetto ha una forte valenza amministrativa – ha detto il segretario provinciale Franco Binaghi – e speriamo di costruire, su questa base, altre liste comuni in futuro». E anche Italia Viva è presente: e, fisicamente, c’erano il segretario provinciale Salvino Reina, assessore a Saltrio, e il consigliere regionale Giuseppe Licata, che ha molto lavorato a questa lista pur non potendo essere tra quelli che ne fanno parte: «Ricordando però questo è un progetto politico ma anche amministrativo – ha sottolineato Licata – Alla fine l’obiettivo è fare delle cose per questa provincia e questo richiede impegno da chi viene eletto».
Insieme ai rappresentanti dei partiti, nella lista ci sono anche rappresentanti del civismo e amministratori di lungo corso: come Pierluigi Gilli, ex sindaco di Saronno e ora presidente del consiglio comunale: «Stare al centro significa scegliere un posizionamento, ma senza essere banderuole – ha affermato – Ogni amministratore deve fare la propria parte, ma i comuni spesso non possono fare da soli, e hanno bisogno della provincia».
Irene Bellifemmine, ex sindaco di Malnate e ora candidata come consigliera di minoranza, ha approfittato della presentazione per ribadire la sua indipendenza dai partiti e il valore dell’unità civica: «Non sono mai stata tesserata a nessun partito, ma ho sempre apprezzato il lavoro e il valore delle persone che mi circondano – ha detto – Ringrazio Giuseppe Licata per avermi coinvolto in questo progetto e il gruppo che mi ha accolto con stima in questi anni. L’idea di unirsi come civici è importante, soprattutto in una provincia dove manca una realtà simile. Mi piacerebbe portare avanti anche un’anima green in questo progetto».
Infine Alberto Barcaro, che ha più volte ricordato “di non avere alcuna tessera, malgrado abbia ricevuto diverse offerte” ha fatto una scelta civica quando ha accettato la delega offerta dal presidente Magrini, incassando l’espulsione dalla Lega, e l’ha ribadita con la presenza nella lista civica presentata oggi. «Insieme a Emanuela Quintiglio abbiamo deciso di intraprendere una strada civica, non per convenienza, ma per senso di responsabilità – ha spiegato Barcaro – E non è nemmeno stata una scelta semplice quella di candidarmi. Ci sono stati momenti in cui pensavo che non avrei dovuto farlo, ma ringrazio i colleghi di lista che mi hanno detto “decidi quando vuoi, il posto per te c’è sempre” ed eccomi qui».
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