In bici a Varese

La città sarà dei cittadini quando rivedremo i suoi tempi, ma soprattutto la sua mobilità. Per decenni il maggior imputato, e anche il protagonista di pagine e pagine dei giornali, era il traffico. Così le misure da prendere per le varie amministrazioni erano quelle di creare le migliori condizioni possibili perché le auto potessero fluire nelle vie della città più velocemente possibile. Basti pensare a cosa è il “ring” a Varese.
Prima ancora di parlare di un sistema virtuoso per lo sviluppo della bicicletta sarebbe importante porre al centro la questione della mobilità. Questo è un tema principalmente culturale che richiede conoscenza e consapevolezza su quali siano le vere priorità per la comunità.
Per avere una maggiore qualità della vita un territorio ha bisogno di valorizzare il paesaggio, anche quello urbano, e paradossalmente anche quello meno bello. Ha bisogno di sicurezza, non nel senso dell’ordine pubblico, ma di poter fruire la città senza il rischio di esser investiti. Ha bisogno di cura per una reale sostenibilità ambientale e ha bisogno di lentezza e non di velocità.
Una comunità che ritrovi le occasioni, gli spazi, le opportunità di coltivare le relazioni è una comunità più serena e disposta ad affrontare le complessità della vita quotidiana.
A questo punto una diversa cultura della mobilità non riguarda solo la tipologia dell’auto. Aver messo la centralità del tema auto elettriche si o no, è un grave errore. Abbiamo bisogno di ogni mezzo di locomozione ed è abbastanza logico comprendere che si andasse meno in auto, quelli che fossero davvero costretti ad utilizzarla avrebbero meno traffico e più agilità negli spostamenti. Per questo ogni volta che gli automobilisti scatenano polemiche rispetto agli investimenti sulle piste ciclabili è come se facessero harakiri.
La bicicletta è un mezzo straordinario di locomozione e non solo per il tempo libero, ma per un maggior sviluppo occorre fare veri investimenti prima di tutto per rendere più sicure le strade e poi per far conoscere tutte le opportunità.
Pedalare, come camminare fa bene al nostro corpo, fa bene alla mente perché ci connette sempre meglio con l’ambiente e genera libertà, fa bene all’anima perché sviluppa benessere anche quando si fatica.
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