Trent’anni a macinare note e chilometri, gli Shandon sabato in concerto a Varese

Olly Riva e band fanno tappa sabato 28 settembre al TuMiTurbi per una data del loro tour. "Siamo ancora quei ragazzini di trent'anni fa che si caricano il furgone da soli e fanno quello che gli piace"

Generico 23 Sep 2024

Trent’anni di musica, di concerti, di incontri e collaborazioni con artisti della scena nazionale e internazionale. Era il 1994 quando un ragazzino della Brianza decide di fondare la sua band facendosi ispirare dal punk rock californiano degli anni ’90, ma anche da molti altri stili come il funk, il reggae, il punk e dal fermento musicale del periodo. Da quella spinta sono nati gli Shandon, quella che può essere considerata una delle prime band ska core della scena musicale alternativa in Italia.

«In quel periodo nessuno faceva il nostro genere, all’inizio è stato difficile ma pian piano ci siamo costruiti il nostro pubblico. Oggi è bello ritrovarlo sotto al palcoscenico e vedere anche un cambio generazionale. Questa è la benzina che ti fa andare avanti».

Olly Riva, cantante e fondatore del gruppo, per festeggiare il traguardo delle tre decadi dalla fondazione è tornato in tour con la sua band, sui palcoscenici di tutta Italia. Sabato 28 settembre fa tappa al Tu Mi Turbi di Varese.

«Certo, sono cambiate molte cose ma noi siamo sempre rimasti fedeli a noi stessi. Negli anni abbiamo cambiato tante formazioni, abbiamo preso diverse pause, ma siamo qui e oggi è bello salire sul palco e sentire ancora l’affetto del pubblico». Al contrario di quanto dica il loro logo, un punto di domanda, oggi gli Shandon non hanno più nulla da spiegare a nessuno. Dal 1994 hanno realizzato otto album in studio, molti EP e diversi singoli, tra i quali, “Questosichiamaska”, “Viola” e altri brani diventati dei loro evergreen.

Hanno percorso così tanti chilometri, per strada e tra le note, che sono arrivati ad aprire band internazionali come Green Day, Offspring, Rancid, NO FX, Bad Religion, Less Than Jake, Lagwagon, Skatalites e molti altri. Per i trent’anni della band hanno pubblicato un nuovo album “best of” registrato con 20 ospiti nazionali e internazionali come Dr Ring Ding (Germania), Desorden Publico (Venezuela), Skapital Sound (Messico), Sick Tamburo (Italia), Bianco (Italia), Ministri (Italia) per citarne alcuni.

«Sono tutte persone che abbiamo incontrato durante il nostro cammino. Avevamo fatto una operazione simile per i 25 anni e abbiamo deciso di farla anche per questo album, anche perché molti amici erano rimasti fuori. Avevo ben in mente chi volevo coinvolgere e in quali pezzi». Poi racconta un aneddoto: «Ho conosciuto la Oreskaband, gruppo ska al femminile del Giappone, grazie ad un ragazzo tedesco ad un nostro concerto. E mi sono detto, perché no?!».

All’interno dell’album si trova anche il una nuova canzone chiamata Run Police Run, con la partecipazione di Joxemi degli Ska -P. Ma la collaborazione e la contaminazione è sempre stata una peculiarità di Olly e band: «Quando abbiamo iniziato c’era molto fermento e chi faceva delle cose veniva notato, andava avanti. Tutto è sempre stato spontaneo e naturale collaborare e fare cose con altri gruppi, connettersi. Si costruiva una rete che ti portava nelle altre regioni, in Italia e poi all’estero. Penso a gruppi come noi, i Derozer, i Punkreas, i Pay per dirne alcuni. Insomma, ci sbattevamo. Oggi vedo che per le nuove generazioni le cose sono cambiate, sembra che aspettino che la gente li scopra senza muovere un dito».

D’altronde racconta: «L’altra sera un ragazzo si è avvicinato dopo il concerto e si è stupito del fatto che caricassimo e scaricassimo gli strumenti da soli. Una cosa, ovviamente, normale per noi. Penso sia terrificante che le nuove generazioni possano pensare di fare musica come se tutto gli sia dovuto. Oggi è come se non ci fosse un riciclo di voglia e passione, quello della musica sì, ma non del lavoro».

E sottolinea: «Noi abbiamo sempre fatto tutto da soli, o quasi. L’autoproduzione è sempre stata una nostra peculiarità. Il sistema discografico ci ha sempre snobbati, poi in alcuni casi ci ha cercato e abbiamo ceduto, in altri no. Ma ho sempre preferito avere in mano tutto da solo e capire dove e se sto sbagliando, capire dove posso arrivare con il mio progetto».

Olly Riva, negli anni ha militato in The Fire, Crummy Stuff, e Furious Party. Ha inoltre collaborato come cantante insieme al gruppo swing The Good Fellas nell’album di cover Olly meets the Good Fellas. È stato uno degli animatori del progetto Punx Crew e partecipa attivamente al progetto Rezophonic. Attualmente gira l’Europa con The Magnetics. Insomma, i chilometri da macinare non gli mancano.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Settembre 2024
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