Vigili del Fuoco di Varese in allarme: “Grave carenza di personale mette a rischio il soccorso”

Le sigle sindacali denunciano la situazione critica del Comando Provinciale: "Chiudere sedi e ridurre il servizio non è una soluzione accettabile"

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Le organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco di Varese lanciano un grido d’allarme riguardo alla cronica mancanza di personale operativo nel Comando Provinciale. In una lettera inviata alle più alte cariche istituzionali, tra cui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, i sindacati denunciano una situazione che compromette gravemente il soccorso tecnico urgente, esponendo a rischio sia la sicurezza dei cittadini che lo stato psicofisico dei lavoratori.

Un territorio densamente popolato di infrastrutture sensibili

Il territorio varesino, spiegano le sigle sindacali, è particolarmente complesso da gestire, con la presenza di 11 presidi ospedalieri, 17 aziende soggette alla normativa Seveso e infrastrutture chiave come l’aeroporto di Malpensa, il secondo più trafficato d’Italia. A fronte di queste responsabilità, i numeri di personale risultano lontani da quelli sanciti dal Decreto 113/2024, che stabilisce le ripartizioni organiche per i comandi dei Vigili del Fuoco.

La chiusura temporanea dei distaccamenti

La carenza di personale qualificato, aggravata da trasferimenti e missioni, costringe il Comando a soluzioni di emergenza come l’assegnazione di personale a sedi di servizio diverse da quelle di competenza e la chiusura temporanea di distaccamenti fondamentali, come quello di Somma Lombardo. Inoltre, il Distaccamento di Busto Arsizio, classificato come “SD5”, non riesce a garantire la seconda partenza completa, un fatto che riduce ulteriormente la capacità di intervento.

Basta un po’ di maltempo per mettere in crisi il sistema di soccorso

I sindacati sottolineano che la situazione è particolarmente grave durante le emergenze, come i recenti eventi di maltempo che hanno colpito la zona, durante i quali le risorse si sono rivelate insufficienti a fronteggiare sia le richieste quotidiane sia le emergenze straordinarie.

Esempi concreti di interventi rallentati

A titolo di esempio, le organizzazioni sindacali segnalano un episodio emblematico avvenuto nella notte tra il 3 e 4 settembre 2024. A causa della chiusura del distaccamento di Somma Lombardo, una squadra del Distaccamento di Ispra è stata costretta a intervenire in un incidente stradale con ferito grave. Il personale di Ispra ha dovuto percorrere 25 chilometri per raggiungere il luogo dell’incidente, un tragitto molto più lungo rispetto ai 6,7 chilometri che la squadra di Somma Lombardo avrebbe percorso se il distaccamento fosse stato operativo. Questo ha comportato un ritardo nell’arrivo dei soccorsi in una situazione critica in cui il tempo è un fattore determinante.

Un intervento urgente

Nella lettera, i rappresentanti sindacali chiedono alle istituzioni un intervento urgente per garantire un dispositivo di soccorso adeguato, sollecitando il Ministero dell’Interno a chiarire se la disponibilità di un servizio minimo di soccorso sia considerata una priorità.

Le OO.SS. firmatarie – CONAPO, UILPA VVF, FPCGIL, CONFSAL, U.S.B. – si dichiarano in attesa di risposte concrete per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la salute dei lavoratori che operano quotidianamente sul territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Settembre 2024
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