Una raccolta di firme a Biandronno per fermare il traffico pesante
L'iniziativa è del gruppo di opposizione Biandronno Più preoccupato da quello che succederà alla fine della sperimentazione avviata da Provincia nel settembre scorso

Fermiamo il traffico pesante a Biandronno. Il gruppo di opposizione Biandronno Più ha promosso una raccolta di firme on line per chiedere la soluzione del problema viabilistico
« Da anni i cittadini di Biandronno convivono con un grave problema di viabilità – si legge nella presentazione della raccolta firme – il transito incontrollato di mezzi pesanti, che congestiona il paese causando ritardi nei trasporti pubblici, rischi per la sicurezza dei pedoni, rumore ed inquinamento. Nonostante le tante promesse, nulla è stato fatto per risolvere la situazione in modo concreto.
Finalmente, la Provincia di Varese ha compiuto un primo passo nella direzione giusta, limitando l’accesso ai mezzi pesanti nella fascia oraria tra le 6:30 e le 8:30 del mattino. I risultati di questa misura sono stati immediati e tangibili: meno traffico pesante anche al di fuori delle ore di limitazione, un miglioramento della sicurezza per chi cammina lungo le strade, una riduzione di rumore e inquinamento, puntualità nei trasporti pubblici.
Tuttavia, questo test terminerà alla fine del mese di dicembre 2024 e, nel frattempo, nonostante tante parole, non esiste una soluzione nel breve.
I cittadini di Biandronno non possono permettersi di aspettare. Chiediamo alla Provincia di Varese di rendere permanente la limitazione attuale ai mezzi pesanti e di estenderla, se possibile, anche nella fascia serale, dalle 16:30 alle 19:00, per garantire un miglioramento costante della qualità della vita nel nostro territorio».
La sperimentazione avviata da Provincia sta portando qualche risultato ma non tutti condividono il successo del divieto: lo stesso sindaco Massimo Porotti pensa che il risultato non sia pienamente soddisfacente anche per le violazioni ripetute di quel divieto. Secondo il primo cittadino, ci sarebbero altre vie per ottenere il risultato auspicato dalla cittadinanza, ipotesi che lui stesso ha illustrato al presidente di Villa Recalcati Massimo Magrini e anche al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture Salvini, in occasione dell’inaugurazione della prima rotonda sulla statale 626: il primo progetto prevede la realizzazione della bretella che consente di evitare Olginasio, dirottando il traffico dalla rotonda a biscotto di Bardello direttamente nella zona industriale di Besozzo e alla Statale 626. La seconda proposta è quella di realizzare una strada all’interno della cava a Travedona, una soluzione più semplice dove la Provincia dovrebbe interfacciarsi con la proprietà.
Il tema è sentito e, nelle more della discussione, Biandronno Più e il capogruppo Pietro Parola hanno deciso di avviare una petizione per tenere alta l’attenzione sul problema.
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