Zorloni (Wired) a Glocal per parlare di AI nelle redazioni: “È tra noi ma va capita e usata nel modo giusto”
Il responsabile dell'area digitale di Wired, la più influente testata dedicata alla tecnologia, sarà tra i relatori dell'incontro di Glocal 2024 dedicato all'utilizzo dell'intelligenza artificiale nelle redazioni
Il titolo scelto per l’edizione 2024 di Glocal News, il festival del giornalismo locale di Varese, è “Domande”. Quello che sembra banale e scontato da sempre per un giornalista è diventato, invece, uno dei temi principali di discussione da quando l’intelligenza artificiale è entrata nelle redazioni.
A Chat Gpt o ad altri strumenti basati sull’AI oggi molti giornalisti fanno domande ma è capitato che anche ai più famosi modelli di inventare di sana pianta delle risposte, così come è stato dimostrato che rispecchiano molti pregiudizi umani, a cominciare da quelli di genere.
Per una professione che fa dell’aderenza ai fatti la propria ragion d’essere, come può l’intelligenza artificiale diventare uno strumento di lavoro? E quali regole deontologiche vengono chiamate in causa dall’impiego dell’intelligenza artificiale?
Questo il tema dell’incontro che si svolgerà venerdì 7 novembre dalle 9,30 alle 12,30, collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (iscriviti qui). Se ne parlerà con Michela Colamussi, Director of Transition to Digital and Innovation del Gruppo Monrif, Luca Mari, Professore di Scienza della Misurazione dell’Università LIUC, Riccardo Sorrentino, Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Luca Tremolada, Datajournalist e giornalista di scienza de Il Sole24Ore e Luca Zorloni, Responsabile area digitale di Wired Italia.
Per anticipare qualche tema dell’incontro abbiamo parlato con Luca Zorloni, per la prima volta tra i relatori di Glocal: «Vengo a Glocal per la prima volta in un’edizione centrata su un tema di grande importanza. A Wired abbiamo iniziato ad utilizzare l’AI da quando Chat gpt nel 2022 è diventato materia di tutti. Anche noi ci siamo posti la domanda come usarlo in redazione in maniera sostenibile».
Cosa si intende per uso sostenibile dell’AI in una redazione? «L’obiettivo che ci siamo posti è fare meglio il nostro lavoro senza snaturare il nostro compito. Ad esempio non lo utilizziamo per redarre articoli, non lo utilizziamo per sintetizzare un’immagine se non in casi eccezionali. Nel 2023 Wired si è dotato di un codice di condotta in cui diciamo che tutto quello che può fare un essere umano non lo deve fare un AI».
Quindi per cosa lo utilizzate? «Ad esempio per evitare lavori ripetitivi dove non è richiesto un pensiero. Facciamo elaborare all’AI testi automatici per comunicare eventi, si tratta di testi standard dove di anno in cambia la data o l’orario ma non la sostanza. Un altro uso consentito è quello di disaggregare le informazioni e i dati, effettuare alcune ricerche in internet più profilate e organizzate, creare un codice per estrarre dei dati, lo usiamo anche al posto di google translate, usiamo Pinpoint per sbobinare gli audio. Insomma l’intelligenza artificiale in redazione è come un assistente del giornalista».
Certamente anche questo tipo di utilizzo può creare errori: «Esatto. Il controllo deve essere sempre effettuato: mi è capitato qualche giorno fa con una lista di aziende che ho sottoposto a Chat Gpt in cui non dovevano esserci sedi cinesi e invece me ne ha trovata una. Dopo aver controllato ho scoperto che era un errore. Impariamo più noi come usare l’AI che lei da noi. Se si pensa all’AI generativa come qualcosa di infallibile si sbaglia in partenza. L’AI generativa è quella più complicata da gestire devi continuamente sorvegliare e sottoporre il risultato ad una verifica»
Cosa bisogna fare per ridurre al minimo gli errori? «Fare le domande giuste all’AI e farsi le domande giuste quando hai di fronte il risultato».
Quali sono i rischi per la nostra professione? «Oggi quello che è molto importante è pensare che l’AI non possa fare un giornale da solo perchè può farlo già anche se il risultato non sarà buono. Ora che è qui tra noi bisogna lavorare perchè i giornalisti siano preparati e conoscano questi strumenti per rimanere competitivi sul mercato».
Chi è Luca Zorloni
Luca Zorloni coordina l’area digitale di Wired Italia, la più influente testata dedicata alla tecnologia. Giornalista di inchiesta, si occupa dell’intreccio tra economia, innovazione digitale e politica, denunciando sprechi di denaro pubblico, abusi di dati e tendenze di business. Ha coperto grandi eventi internazionali e interviste con leader globali e menti visionarie del mondo tech. A maggio 2024 è uscito “Il paese più bello del mondo”, il suo primo romanzo edito da Bookabook.
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