Maxi-rissa evitata a Luino: sindaco e forze dell’ordine a confronto
Lunedì 9 dicembre un incontro informale tra amministrazione comunale e forze dell’ordine per analizzare i fatti di sabato 7 dicembre e discutere le misure di prevenzione
Un sabato pomeriggio che avrebbe potuto trasformarsi in una violenta rissa è stato evitato grazie all’intervento tempestivo della polizia locale e dei carabinieri. È accaduto il 7 dicembre a Luino, quando circa 200 giovani si sono radunati tra piazza Marconi e il McDonald’s di viale Dante con l’intenzione di scatenare maxi risse. La pronta reazione delle forze dell’ordine ha però permesso di disperdere il gruppo, evitando che la situazione degenerasse.
L’episodio ha suscitato molta preoccupazione tra l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, che lunedì 9 dicembre si sono incontrate per analizzare quanto accaduto e discutere le misure da adottare per contrastare il fenomeno. «Non possiamo sottovalutare episodi come questo, che non sono isolati e riguardano purtroppo tanti territori, non solo il nostro» ha commentato il sindaco, spiegando che questi giovani non provengono necessariamente da contesti di disagio sociale, ma sono spesso influenzati da dinamiche di gruppo e dal contesto digitale.
«L’impatto dei social media è un elemento determinante – ha aggiunto – che amplifica certe situazioni, rendendole difficili da prevedere. Per questo è essenziale un approccio di comunità, che coinvolga famiglie, scuole, associazioni e forze dell’ordine».
Nel corso dell’incontro, si è parlato anche delle iniziative già in atto per sostenere i giovani e favorire forme di aggregazione positiva. Tra queste, il progetto educativo di strada, il Discobus, e proposte come “Cisto Affare fatica”, una settimana di volontariato dedicata ai ragazzi.
Il sindaco ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel rafforzare le azioni di prevenzione e sensibilizzazione. «È fondamentale costruire una rete forte che coinvolga tutti gli attori del territorio, per educare, prevenire e fornire ai giovani strumenti utili a scegliere alternative sane» ha concluso.
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