Beduschi ospite di Confagricoltura Varese: “Gli agricoltori delle Prealpi sono eroici”
L’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia ha partecipato al consiglio del sindacato agricolo presieduto da Giacomo Brusa dopo le visite ad aziende agricole e al convegno nazionale sulle api, uno dei temi toccati anche con Confagricoltura

Un giovedì 30 gennaio ricco di appuntamenti in provincia di Varese per l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi accompagnato dalla collega Francesca Caruso che ha la delega alla Cultura. Dopo la visita a diverse aziende del territorio e la partecipazione al convegno nazionale organizzato da Aapi entrambi hanno partecipato come ospiti al consiglio di Confagricoltura, il sindacato agricolo presieduto da Giacomo Bursa.
«È stato un bellissimo confronto perché abbiamo avuto l’opportunità in primo luogo di raccontare all’assessore Beduschi come sta l’agricoltura varesina, un’agricoltura che lui non conosceva – spiega Brusa, padrone di casa -. Lui viene da Mantova, dove c’è un altro tipo di agricoltura rispetto alla nostra, un’agricoltura di pianura per cui grandi estensioni rispetto alla nostra, che invece è un’agricoltura fatta da aziende medio piccole e di collina. È rimasto molto colpito dalla tenacia e soprattutto da quello che il nostro territorio, malgrado sia così antropizzato, riesce ancora a dare in termini agricoli».
«Durante il nostro consiglio l’assessore ha definito noi agricoltori delle prealpi come degli agricoltori eroici perché siamo in pochi, abbiamo pochi metri quadri da coltivare, però quello che facciamo lo facciamo con grande passione, soprattutto perché ci crediamo e quello che vogliamo è che le nostre aziende ovviamente abbiano una sostenibilità in primo luogo economica per far sì che tutte le nostre famiglie e i nostri collaboratori possano vivere in una maniera degna con i frutti e i raccolti che che abbiamo – prosegue Brusa -. Abbiamo affrontato diversi temi: quello della fauna selvatica che è uno dei grossissimi problemi legati proprio alla possibilità di poter poi coltivare senza avere danni da parte degli animali e l’assessore ci ha parlato di quello che Regione Lombardia sta facendo per per aiutarci in questi termini. Si è preso l’impegno di cercare di lavorare per valorizzare la filiera “boscolegno” all’interno della nostra provincia, ricca di boschi. Oggi abbiamo tante aziende specializzate che lavorano in questa filiera, che però devono mandare poi tutto il loro prodotto o in Piemonte o in Valtellina perché non esiste nessuna centrale a biomassa qui da noi che possa soddisfare la grossa produzione che abbiamo. L’assessore ha preso l’impegno come Regione Lombardia di aiutarci per poter cercare di trovare delle soluzioni in questo settore molto importante».
«Un altro tema che abbiamo toccato è quello che noi chiamiamo “5000 m²”, vale a dire le ridotte dimensioni della media delle nostre aziende agricole che per via di buchi normativi non possono avere accesso ai vari contributi, PAC e così via, o adempiere semplicemente a tante incombenze per via delle piccole dimensioni spesso frazionate – prosegue Brusa -. Abbiamo fatto presente all’assessore il tema, per equiparare questo tipo di realtà a quanto già viene fatto nell’agricoltura di montagna. Risolvere questo buco normativo sarebbe una svolta importante per tante aziende agricole». [le foto id=1810683]
Infine, tra i tanti temi toccati, c’è anche quello dell’apicoltura, comparti che sta vivendo quella che è stata definita una “tempesta perfetta” tra crisi climatica, predatori nuovi e vecchi, difficoltà nel reperire materiali: «Abbiamo chiesto un coordinamento da un punto di vista provinciale, regionale, nazionale, anche europeo per far sì che si possano piantare delle piante mielifere per aiutare aiutare sempre di più le api. Sappiamo che oggi la Robinia non basta più. Abbiamo chiesto soprattutto di supportare anche l’apicoltura con una campagna di sensibilizzazione ai cittadini, una specie di pubblicità progresso per far capire che il miele è un alimento che può essere utilizzato molto di più rispetto a quanto viene fatto oggi nella cultura italiana».
«È stato un confronto molto interessante, quello che ci è piaciuto di più sono stati gli impegni concreti che l’assessore ha preso – chiosa Brusa -. Nei prossimi giorni manderemo tutte le documentazioni proprio per iniziare a lavorare insieme a lui per cercare di risolvere diversi punti, molti dei quali annosi».
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