Paolo Morini è il nuovo presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi nel Varesotto
Nel 2009 lavorava a Malpensa: in un incidente ha subìto una parziale amputazione del braccio destro. "Dobbiamo fare di più per arginare il fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali"

A seguito delle dimissioni di Antonio Di Bella dal ruolo di presidente territoriale Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) per ricoprire il nuovo incarico associativo di presidente nazionale, alla guida della sezione Gallarate-Varese va Paolo Morini.
Morini aveva 33 anni quando nel 2009 è rimasto vittima di un grave incidente, mentre lavorava all’aeroporto di Milano-Malpensa. All’epoca si occupava di manutenzione e quel giorno stava lavorando a un nastro trasportatore, quando il braccio destro gli fu trascinato all’interno, subendo così una semi amputazione dell’arto. Dal momento della tragedia, fu fondamentale dal punto di vista psicologico la vicinanza e il supporto
della famiglia di origine e da lì a poco conobbe l’Anmil, l’Associazione che lo vide dapprima semplice socio e dal 2018 Consigliere territoriale.
«Sono onorato ed orgoglioso di essere stato scelto per rappresentare a livello territoriale questa grande Associazione, alla quale mi dedico con profonda passione da ormai sette anni – ha dichiarato Morini – ma dobbiamo fare di più per arginare il fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali, che ancora non accenna a diminuire e costa ogni anno troppe vite umane».
«Sicuramente, fatto tesoro dei risultati raggiunti fino ad oggi a Varese, grazie al lavoro incessante dell’ex presidente, nei prossimi cinque anni di mandato faremo sentire ancor più la nostra voce sul territorio, decisi a non accettare qualsiasi tipo di ingiustizia che possa ripercuotersi sulla pelle dei lavoratori. Incentiveremo i servizi offerti agli invalidi del lavoro, soprattutto rispetto al conseguimento delle prestazioni erogate dall’Istituto assicuratore e al reinserimento nel mondo del lavoro. Pertanto, siamo disponibili, come sempre abbiamo dimostrato, ad accogliere a braccia aperte chiunque avesse bisogno di supporto sulle tematiche che portiamo avanti».
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