Librizzi capitan salvezza, Kao così è un fattore. Hands più delizia che croce

Il play è determinante per l'attacco biancorosso, il pivot beneficia della "cura Kastritis". Mitrou si fa perdonare e addirittura Bradford torna a rendersi utile

matteo librizzi basket

AKOBUNDU EHIOGU 7,5 – La domanda ci frulla in testa da qualche settimana. Ma vuoi vedere che se Kao viene debitamente allenato, può davvero diventare un fattore importante, un giocatore utile per questa squadra? Le cifre contano il giusto, 6 punti e 6 rimbalzi, ma il nigeriano è una presenza costante in area non solo per le stoppate da copertina, che pure ci sono, ma anche per il modo in cui si muove, oscura il ferro, accetta i cambi senza più andare a farfalle. Kastritis si vede anche qui.

ALVITI 6,5 – Lascia il palcoscenico offensivo ad altri e per una volta non deve fare gli straordinari. Imbuca comunque un paio di triple per non perdere il vizio. In difesa va a corrente alternata: ottimo nel leggere i movimenti avversari e, di conseguenza, nello sporcare i passaggi; meno buono quando c’è da marcare stretto il proprio uomo. Deve una birra a tutti i tifosi per farsi perdonare quel passaggio “no-look” recapitato nelle mani di Pullen.

MITROU LONG 7 – Da un lato doveva farsi perdonare lo sciagurato errore di domenica scorsa che ha spalancato le porte alla rimonta di Cremona. Dall’altro si meritava una vittoria da protagonista, al pari di Kastritis, dopo tanti KO beffardi. A Napoli il greco venuto dal Canada si prende tutto: segna 18 punti, attorciglia le caviglie dei diretti marcatori a suon di finte, ripartenze e slalom, offre maggior ritmo all’attacco limitando i suoi eccessi nel palleggio. Insomma, è un altro bel protagonista del trionfo.

BRADFORD 6,5 – Torna a rendersi utile, un po’ a modo suo, caracollando per il campo e prendendosi un paio di tiri che gli altri rifiutano. Però piazza una tripla frontale in un momento delicato, alza un pallone per la schiacciata di Tyus, limita le sbavature che invece erano la regola nelle ultime partite. E festeggia con una vittoria il suo compleanno varesino. Il suo unico compleanno varesino, crediamo.

TYUS 6 – Appena 9′, perché Kao è molto più in palla e perché il chilometraggio del suo motore non sembra concedergli molto di più. Rimbalza un paio di volte contro Egbunu ma fa in tempo a trovare un paio di guizzi in attacco e qualche rimbalzo in difesa. Per questa volta può bastare.

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ANTICEVICH S. V. – Facciamo finta che non sia successo niente e rimandiamolo alla prossima. Entra in quintetto, commette fallo sui primi due palloni arrivati a Zubcic, si siede in panchina e non si rialza più. I soli 3′ lo salvano da un voto, altrimenti, negativo.

LIBRIZZI 8 (IL MIGLIORE) – Il momento di flessione di qualche partita fa sembra un ricordo: è il capitano e in una delle partite più delicate mostra che l’ammissione al circolo ufficiali non è stata un regalo ma un merito. Dopo la correzione del tabellino da parte di Legabasket al suo nome sono associati 21 punti, non 20, tutti pesanti, con pochi errori e tanta attenzione nel predicare calma ai compagni, ben più esperti, nel finale di partita per non ripetere certi patatrac.
MVP Confident anche per il lettori della nostra DirettaVN con il 46% dei voti.

ESPOSITO S. V. – Manciata di minuti di puro contorno.

ASSUI 7 – Entra al posto di un Anticevich più spaesato di un aborigeno a Time Square e nelle prime due azioni forza due palle perse ai diretti avversari. Timido non lo è mai stato e infatti non si fa problemi a prendersi i tiri da lontano e da vicino: stavolta paga di più l’attacco a canestro ma nonostante i 7 punti è il lavoro in difesa che è sempre di primo piano. Solida realtà.

HANDS 7,5 – Genio e sregolatezza. Giustiziere mascherato dall’arco dei tre punti, pasticcione a livello “Paperoga” quando si tratta di perdere palla. La sua è una partita di estremi, ma quelli positivi prevalgono decisamente sugli errori, più delizia che croce nonostante faccia perdere “punti paradiso” ai tifosi pure in Settimana Santa. Quando però inventa in rapida successione una tripla da 9 metri e una schiacciata rovesciata in contropiede, vien voglia di ribattezzarlo MarHand(s)ona.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Aprile 2025
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