L’esternalizzazione del magazzino e della logistica non va: l’Asst Sette Laghi corre ai ripari
Nel corso della riunione tra direzione e capi dipartimento è emersa la volontà di recedere. Si è al lavoro per riportare in ospedale tutto il materiale necessario. Per il futuro si pensa a una nuova gara ma solo per la distribuzione

Il contratto di appalto per la gestione esternalizzata di farmaci e presidi sanitari degli ospedali dell’Asst Sette Laghi potrebbe essere rescisso a breve.
La novità è emersa nel corso dell’ultima riunione tra la direzione ospedaliera e i capi dipartimento. Il servizio, con il magazzino spostato a Solbiate Arno, ha mostrato limiti sin dal primo momento. Le lamentele del personale medico e infermieristico evidenziavano difficoltà negli approvvigionamenti e mancanza di strumentazioni e farmaci per il lavoro negli ambulatori e in corsia.
A fine marzo, si era diffusa la voce che la ditta appaltatrice volesse rinunciare all’incarico. A supportare la tesi, un movimento anomalo nel magazzino esterno da parte del personale ospedaliero, che riportava al Circolo medicinali e strumentazioni. L’azienda aveva smentito quella versione e aveva spiegato che si era stabilito di riassegnare alla Farmacia aziendale, che ha sede nel monoblocco dell’Ospedale di Circolo, tutti i beni di immediata distribuzione, lasciando nel magazzino di Solbiate Arno, di proprietà della ditta appaltatrice, i beni di stoccaggio. Aveva assicurato che l’appalto continuava con personale extra in arrivo a supporto per riorganizzare il magazzino e formare il personale in servizio.
Che il contratto non coprisse i reali costi del servizio richiesto era già stato evidenziato dalla prima ditta, vincitrice del bando, con cui si era arrivati anche a un contenzioso e alla rescissione del contratto. L’azienda arrivata terza, che ha già esperienza in questo campo e un’attività importante di distribuzione negli ospedali del Lazio, aveva accettato l’incarico ma si era scontrata subito con problemi oggettivi, a partire dai contratti del personale addetto ai trasporti, fino all’organizzazione multisede dell’azienda in un territorio vasto e più complesso del previsto.
Alla luce delle criticità ripetute e insanabili, la Sette Laghi, è stato spiegato nella riunione collegiale di fine aprile, ha deciso riportare all’interno i farmaci e parte dei dispositivi medici sensibili o in grandi volumi. Per poter procedere si stanno aggiornando i sistemi informatici di stoccaggio così da automatizzare il servizio.
Ora il futuro passerà da un nuovo bando, che richiede tempi lunghi. La volontà, però, è quella di non ripetere gli stessi errori: esternalizzazione sì ma solo per la fase di distribuzione.
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