Quel tratto di via Vetta d’Italia a Varese che in caso di forti piogge diventa un “lago invalicabile”

La lettera di un residente segnala le criticità della strada che collega il quartiere di San Fermo a Velmaio. L'assessore Civati: "Valuteremo soluzioni"

via Vetta d'Italia allagata

Recentemente riasfaltata per intero, dopo oltre un anno di lavori che hanno finalmente dotato la via Vetta d’Italia, tra il rione di San Fermo e Velmaio, di una propria rete fognaria – prima completamente assente – la strada di Varese è però ancora difficilmente percorribile in caso di forti piogge, come quelle di questi giorni.

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Via Vetta d’Italia allagata, tra San Fermo e Velmaio 4 di 7

Lo denuncia un residente, Giuseppe Simula, in una lettera inviata a VareseNews, con tanto di foto. “In via Vetta d’Italia – scrive – tra il civico 140 e il 150, sono sempre più frequenti gli episodi di allagamento”.

Quel tratto di strada si trova tra due piccole discese che riversano nell’avvallamento al centro l’acqua della via, più quella che arriva dai percorsi privati di accesso ad alcune abitazioni. L’acqua a volte è così tanta “che impedisce il transito non solo alle auto e ai veicoli, ma soprattutto ai pedoni che si trovano davanti un lago che non riescono ad attraversare”.

Per i residenti non esistono strade alternative: “Quello che si può fare, oltre a segnalare alla polizia locale e ai pompieri la situazione senza venirne a capo, è aspettare che l’acqua venga assorbita dal terreno – scrive Simula – E il terreno in questo caso è quello dell’azienda agricola Horse Dream Farm che a causa dei continui allagamenti della strada comunale (dove l’acqua supera l’altezza del muretto della recinzione), non solo ha danni alle sue strutture ma brucia letteralmente le pompe di aspirazione ogni volta”.

“Speravamo che, durante i lavori di posa della fognatura nella via, i geometri, gli architetti e gli ingegneri dell’amministrazione potessero trovare una soluzione a questo gravissimo problema, ma la situazione non è cambiata e lunedì avevamo di nuovo un “bellissimo” lago invalicabile” spiega.

“Forse basterebbe un tombino da collegare alla nuova fognatura”, propone il residente Giuseppe Simula, ma la risposta del Comune è netta: «Non si può fare – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – La legge prevede due impianti separati per la gestione di acque nere da un lato e acque chiare dall’altro. È severamente vietato dalle norme collegare un tombino o una grata stradale alla fognatura».

Lungo tutto il percorso della via Vetta d’Italia non c’è un solo tombino: solo una grata, lungo la discesa che porta a San Fermo. I lavori sulla via Vetta d’Italia per stendere la fognatura sono stati eseguiti da Alfa – gestore della rete – con un finanziamento dedicato. “I tecnici del Comune eseguiranno un sopralluogo e valuteranno la situazione e le possibili soluzioni, ma è evidente che inserire una grata non è sufficiente in assenza di un impianto per la raccolta e la gestione delle acque chiare”.

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Pubblicato il 07 Maggio 2025
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