A Luvinate sono arrivate le caldaie per la centrale a biomassa
Dalla gestione condivisa delle foreste di Luvinate del Campo dei Fiori, il calore per gli edifici di Comune e Scuola. Finanziamento di 700.000€ da Regione Lombardia. Al lavoro sul “Contratto di Foresta”

Con partenza verso la tarda serata di ieri, dal cuore dell’Austria, lungo un viaggio di 700 km, i due sistemi di riscaldamento a biomassa (ossia caldaie a ceppi di legno, pellet e cippato) sono arrivati questa mattina a Luvinate per essere posizionati all’interno della nuova centrale, in costruzione nella piazza del paese e che riscalderà Comune e scuola. Prosegue la realizzazione del progetto innovativo promosso dal Comune di Luvinate che ha ottenuto il finanziamento di 700.000€ della DG Ambiente di Regione Lombardia attraverso il bando “sostegno alla realizzazione di impianti locali, piccoli ed innovativi, alimentati a biomassa, che siano ad altissima efficienza energetica e ad impatto emissivo minimo”.
Le centrali a Biomassa, dall’Austria a Luvinate – Per la scelta degli impianti a biomassa, il Comune si è avvalso della tecnologia austriaca, riconosciuta da tempo per eccellenza nel settore. Le strutture, realizzate sul luogo, in Austria, dal peso di 21 quintali l’uno, sono state trasportate con camion speciali a Luvinate, con partenza da Hofkirchen an der Trattnach, comune austriaco di 1200 abitanti nel distretto di Grieskirchen, in Alta Austria. Durante la mattinata, sono state collocate all’interno della struttura realizzata in questi mesi sul lato della piazza comunale. Nelle prossime settimane, si procederà con la realizzazione delle tubature che porteranno calore agli edifici pubblici. Con la nuova centrale, si abbatteranno le polveri sottili che le normali caldaie a metano oggi producono, grazie all’alta tecnologia impiegata e scelta dal Comune, a beneficio della qualità ambientale.
Ciclo della legna a km 0 – La legna utilizzata per la centrale a biomassa sarà quella proveniente dai boschi di Luvinate del Campo dei Fiori. Grazie infatti ad ASFO Associazione Forestale Valli delle Sorgenti – promossa da Comune e Campo dei Fiori – si punta a ritornare ad un utilizzo ottimale dei boschi del Campo dei Fiori, combattendo il frazionamento fondiario che è causa dell’attuale collasso dei boschi, per una rinnovata gestione forestale. Un bosco mantenuto e pulito è più bello e protegge le comunità a valle in caso di eventi meteo estremi. Inoltre parte della legna rimossa potrà rimanere sul territorio, per essere utilizzata nel riscaldamento degli edifici pubblici.

Verso l’Accordo di Foresta – Nella gestione della centrale, si promuoverà una nuova ulteriore esperienza innovativa, quella del “Accordo di Foresta”. Oggi, con l’Accordo di Foresta l’ordinamento giuridico mette a disposizione dei proprietari forestali, pubblici e privati, e degli operatori un ulteriore strumento per “fare rete”, dunque un altro strumento funzionale alla creazione di filiere economiche, al fine di valorizzare le superfici pubbliche e private a vocazione agro-silvo- pastorale nonché per la conservazione e per l’erogazione dei servizi ecosistemici forniti dai boschi. “Stiamo lavorando in queste settimane per la creazione del gruppo di lavoro in modo da procedere anche su questo punto ad innovare le modalità gestionali del nostro territorio”.
Legno: vecchio ma buono – Risparmiare sui costi del riscaldamento, rafforzare l‘economia locale e rispettare l‘ambiente: riscaldare con il legno conviene. Il legno ricresce costantemente nei nostri boschi locali, è dunque economico ed a prova di crisi. Le superfici forestali aumentano in tutta Europa. Mentre i prezzi delle fonti energetiche fossili, come il gasolio o il gas sono soggetti alle forti variazioni dei mercati internazionali e sicuramente aumenteranno ulteriormente a lungo termine, sui prezzi di legno e pellet si può fare affidamento. Il legno come materia prima naturale è inoltre considerato a impatto zero in fatto di CO2, il che significa che durante la combustione non viene rilasciato più CO2 di quello che l‘albero ha assorbito durante la sua crescita. Viene rilasciata la stessa quantità anche se l‘albero si imputridisce nel bosco. Pertanto riscaldare con il legno non grava sul nostro ambiente.
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