Ad Angera sarà piantato il “Kaki della pace”, simbolo di memoria e speranza
Dopo Casciago e Travedona anche il comune del Lago Maggiore aderisce al Kaki Tree Project. Una cerimonia con i bambini per celebrare l'inziativa

Arriva anche in riva al Lago Maggiore il simbolo della pace: sabato 7 giugno sarà piantato ad Angera, all’interno dell’area del Parco Giochi, un albero di kaki nato dal progetto internazionale Kaki Tree Project, che affonda le sue radici nella storia di Nagasaki e nella speranza di un futuro senza guerre.
Il Diospyros kaki, è conosciuto in Oriente come mela d’Oriente, è una delle piante più antiche coltivate dall’uomo. Una delle più drammatiche pagine della storia lo rende oggi testimone di memoria e di speranza: nel 1945, a Nagasaki, solo un albero di cachi sopravvisse miracolosamente al bombardamento atomico. Negli anni Novanta grazie all’impegno dello studioso Masayuki Ebinuma di Nagasaki, l’albero di cachi venne curato si e riuscì a farlo riprendere fino al punto da ottenere delle pianticelle di “seconda generazione dell’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico”. Le talee della pianta vennero poi piantate altrove e l’artista contemporaneo Tatsuo Miyajima diede una nuova visibilità al progetto portando le pianticelle in una mostra d’arte nel 1995 promuovendone la diffusione. In provincia di Varese altri alberi “della pace” sono stati piantati negli anni, a Casciago e Travedona.
Ora anche Angera accoglierà questo simbolo importante in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, grazie all’impegno di alcuni docenti della scuola primaria. «Nella mattina di sabato 7 giugno, in occasione della festa della scuola e dell’Associazione genitori – spiega Maria Antonietta Pazienza, insegnante e anima di questo progetto – ci recheremo nell’area parco-giochi per la piantumazione del Kaki. I bambini saranno coinvolti attivamente, leggeranno delle poesie e canteranno una canzone dedicata alla pace».
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