Buguggiate verso l’uscita da Coinger, prima il confronto pubblico poi il consiglio comunale
La decisione si evince dall’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per giovedì 26 giugno (ore 21). Le critiche dell'opposizione: "Un'assemblea pubblica quando ormai è già tutto deciso"

Il Comune di Buguggiate si prepara a uscire da Coinger, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti. La decisione si evince dall’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per giovedì 26 giugno: «Recesso da Coinger – determinazione».
In vista della seduta, l’amministrazione comunale ha organizzato un’assemblea pubblica, prevista per mercoledì 25 giugno alle ore 18.30 nell’atrio delle scuole di Buguggiate. L’iniziativa è stata annunciata attraverso un volantino diffuso oggi, martedì 24 giugno, in cui si legge: «Un’occasione per capire, confrontarsi insieme prima del consiglio comunale».
Il sindaco Matteo Sambo spiega così le intenzioni dell’amministrazione: «Ci sembra giusto spiegare prima le ragioni delle nostre scelte. Dall’incontro con i cittadini in assemblea potrebbe emergere qualche spunto utile per modificare qualcosa. Poi andremo in consiglio comunale».
Di segno opposto il commento della consigliera di minoranza Cristina Galimberti, che esprime un giudizio molto critico sulla gestione dell’intera vicenda e denuncia una comunicazione “frammentaria e confusa” da parte dell’amministrazione: «Da anni si attendeva un’assemblea pubblica per parlare di Coinger. Oggi esce finalmente una comunicazione, che peraltro è stata anticipata via social. Domenica si diceva che l’assemblea si sarebbe tenuta nella sede dell’associazione Ubuntu, oggi diventa alle scuole. Qualcuno si presenterà da una parte, qualcun altro – dei pochi informati – forse verrà alle scuole.»
Infine, la consigliera si sofferma sulla formulazione del punto all’ordine del giorno, che, a suo avviso, indica una decisione già presa: «All’assemblea con i cittadini si parla di una questione che, di fatto, è già conclusa. Quando leggo “recesso da Coinger “, capisco che non c’è niente di cui discutere. E mi sento presa in giro, come consigliera e come cittadina. Questo doveva essere un momento di confronto, per condividere le scelte, per spiegare. Ma spiegare cosa? È tutto già scritto. È una modalità che mina la serietà dell’amministrazione».
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