Si è chiuso a Varese il meeting del Fondo Monetario e della Banca Mondiale, Giorgetti: “Restare uniti per essere incisivi”
La settima edizione della Costituency del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale si è svolta a Villa Ponti, con la partecipazione di ministri e governatori da sei Paesi

Per due giorni Varese è stata il centro del confronto internazionale su economia, clima e competitività europea.
Si è infatti svolta a Villa Ponti la settima edizione della Costituency del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, alla presenza di ministri delle Finanze, governatori di banche centrali e rappresentanti delle istituzioni economiche di sei Paesi europei.
A concludere i lavori, venerdì 27 giugno, è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
“Solo uniti possiamo essere incisivi”
«È di fondamentale importanza che i nostri Paesi, in questo periodo storico molto frammentato e incerto, rimangano uniti per far sentire la nostra voce – ha dichiarato Giorgetti –. Solo uniti possiamo essere forti e incisivi».
Nel corso dell’incontro, i partecipanti hanno discusso di riforme per rafforzare la competitività europea e delle strategie per affrontare i cambiamenti climatici. Temi che, secondo Giorgetti, rappresentano le sfide cruciali del presente e del futuro.
Il modello italiano contro i rischi climatici
«Abbiamo avuto una sessione molto interessante sulla gestione del rischio di catastrofi – ha aggiunto il ministro –. In questo ambito abbiamo la possibilità di agire preventivamente per contenere i costi per il settore pubblico, ed è questo che ha spinto l’Italia a creare un sistema assicurativo per le imprese italiane a copertura dei rischi climatici. Spero che l’esperienza italiana possa essere utile a chi volesse introdurre un sistema simile nel proprio Paese».
Confronto franco e lontano dai riflettori
Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, i ministri delle Finanze di Albania (Petrit Malaj) e San Marino (Marco Gatti), oltre a delegazioni da Grecia, Malta e Portogallo, i governatori delle rispettive banche centrali e i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, guidati dal direttore esecutivo Riccardo Ercoli.
«Questi due giorni ci hanno dato l’opportunità di confrontarci in modo aperto e costruttivo, lontano dai riflettori – ha concluso Giorgetti –. Abbiamo ascoltato opinioni e proposte su temi chiave per il futuro del Fondo Monetario e della Banca Mondiale».
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