Maggioranza assente: salta la Commissione Consiliare sull’Ippodromo a Varese
Il presidente della commissione, Luca Battistella, giustifica: "La nostra assenza alla seduta è dunque un atto politico legittimo, trasparente e responsabile, che mira a difendere il valore e la dignità degli strumenti istituzionali". Angei: "Atteggiamento di grave irresponsabilità e mancanza di rispetto"

Lunedì 21 luglio alle ore 18.30 era in programma la Commissione consiliare 12 (Politiche giovanili, sport, benessere, invecchiamento attivo) di Varese, convocata per discutere delle questioni relative al futuro dell’Ippodromo. La seduta, convocata in videoconferenza, non si è svolta a causa dell’assenza della maggioranza. La riunione, che avrebbe dovuto affrontare il tema dell’agibilità dell’impianto e delle opere necessarie, è stata boicottata dai gruppi consiliari di maggioranza, che hanno giustificato la propria assenza con un comunicato ufficiale, denunciando l’utilizzo strumentale della commissione.
I punti all’ordine del giorno:
Ippodromo di Varese:
– illustrazione della relazione stilata dal professionista incaricato dal Comune in merito alla situazione dell’impianto e delle opere da eseguire;
– se l’impianto risulti agibile e, in caso di risposta negativa, cause dell’inagibilità e interventi da eseguirsi a tal fine, con relativi costi e tempistiche, nonché quali opere siano da eseguire a cura e spese del gestore e quali, eventualmente, a cura e spese della proprietà;
– previsto termine di rilascio del certificato di agibilità e dell’autorizzazione necessario allo svolgimento delle corse.
I rappresentanti dell’Amministrazione hanno giustificato la scelta con un comunicato firmato dal presidente della commissione Luca Battistella insieme ai commissari Francesca Strazzi, Dino De Simone e Giuseppe Pullara.
La decisione di non partecipare alla commissione sport – si legge nella nota – è stata assunta con senso di responsabilità da parte dei gruppi consiliari di maggioranza e si inserisce in una riflessione più ampia sulle modalità e sulla gestione del lavoro delle commissioni stesse. La convocazione strumentale di questa seduta da parte della destra, infatti, non rappresenta un episodio isolato, ma rientra in una strategia ripetuta, messa in atto negli ultimi mesi: fare ricorso, in modo sempre più frequente e demagogico, allo strumento della convocazione delle commissioni, senza reali progettualità da esaminare.
Pur riconoscendo il pieno diritto delle minoranze a esercitare questa facoltà prevista dai regolamenti, riteniamo fondamentale che essa venga utilizzata con responsabilità e rispetto per l’efficienza istituzionale. Quando lo strumento della convocazione diventa un mezzo per alzare il livello dello scontro politico o per generare visibilità personale, a discapito dell’efficacia amministrativa e delle risorse pubbliche, si svuota di significato e danneggia il lavoro di tutti. Va peraltro rilevato come questa impostazione non sembri trovare il pieno sostegno neppure all’interno della coalizione di destra, dove si percepiscono segnali crescenti di disagio e distanza rispetto a modalità di conduzione che appaiono più orientate all’iniziativa isolata che alla costruzione di una linea politica condivisa. Ogni seduta comporta un dispendio evitabile di risorse, legate all’impiego della struttura comunale e al funzionamento della macchina amministrativa. In un’ottica di corretto utilizzo delle risorse pubbliche, non possiamo avallare l’abitudine di convocare commissioni senza una reale motivazione.
La nostra assenza alla seduta è dunque un atto politico legittimo, trasparente e responsabile, che mira a difendere il valore e la dignità degli strumenti istituzionali. Come Presidente della Commissione, confermo la piena disponibilità della maggioranza a discutere ogni tema rilevante, nei modi e tempi più opportuni, per un confronto utile alla città. Ci auguriamo che, anche all’interno dei gruppi di destra, si possa aprire una riflessione serena sul corretto uso degli strumenti istituzionali, affinché le commissioni tornino ad essere ciò che devono essere: un mezzo al servizio del Consiglio e della città, non una cassa di risonanza personale.
In risposta, l’opposizione, rappresentata dal Gruppo Consiliare della Lega, ha condannato con fermezza l’atteggiamento della maggioranza, accusandola di irresponsabilità e mancanza di rispetto verso la cittadinanza e gli operatori del settore ippico. Il vicecapogruppo Stefano Angei ha parlato di un comportamento che mina la trasparenza e il dialogo istituzionale, mettendo in dubbio la volontà dell’Amministrazione di affrontare il tema in modo chiaro e aperto. La Lega ha anche sollevato sospetti sulla trasparenza della gestione dell’Ippodromo, chiedendo una nuova convocazione urgente della commissione.
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