Nove anni da ospiti alla Schiranna: la Lega Navale di Varese chiede una soluzione al Comune
Dopo lo sfratto nel 2016 per far spazio alla palestra dei Canottieri, l’associazione attende l’assegnazione dell’area promessa. Quali sono i problemi e quale la risposta dell'assessore Malerba

La Lega Navale Italiana di Varese, con sede alla Schiranna, è da nove anni in una situazione “provvisoria”. Ospitata temporaneamente dalla Canottieri in un’area di loro proprietà, è stata costretta a lasciare, nel 2o16, la propria sede storica situata su terreno comunale, dove oggi sorge la palestra realizzata proprio per i Canottieri. All’epoca, il Comune promise alla Lega Navale un’altra area “da destinarsi” in cambio dello spostamento. Ma quella destinazione, finora, non è mai arrivata. Cos’è successo? Abbiamo provato a ricostruirlo, con il presidente della Lega Navale Massimo Zuffi e con l’assessore allo sport Stefano Malerba.
IL “GRIDO DI DOLORE” DELLA LEGA NAVALE DI VARESE
Per mettere evidenziare il problema il Presidente della Sezione di Varese della Lega Navale Italiana, Massimo Zuffi (nella foto), ha deciso di levare il suo “grido di dolore” a nome dei suoi associati denunciando una situazione di forte penalizzazione per l’associazione, costretta da anni a operare in condizioni logistiche e strutturali difficili, nonostante un ruolo che può a pieno titolo definirsi “storico”, con oltre 60 anni di attività sul territorio.
Ma come sono andate le cose? «Nel 2016, su richiesta del Comune di Varese, la Lega Navale ha lasciato l’area di alaggio originaria, di proprietà comunale, perché destinata alla realizzazione della nuova palestra dei Canottieri Varese – spiega il presidente della Lega Navale Varesina – In cambio, ci era stato promesso un nuovo spazio idoneo per le nostre attività, in una zona ancora da definire. Tuttavia, a oggi, quell’area non è mai stata ancora concessa. La sezione si trova così ancora, dopo nove anni, in una sede temporanea condivisa con i Canottieri, con immaginabili difficoltà sul piano logistico e della sicurezza per entrambi».
«La coabitazione con un’altra società sportiva limita fortemente le nostre attività – continua Zuffi – e durante l’inverno l’area in cui ci troviamo si allaga spesso, causando danni significativi alle attrezzature e alle imbarcazioni. Per una realtà piccola come la nostra, questi episodi rappresentano un duro colpo anche dal punto di vista economico: provate a immaginare il deterioramento delle attrezzature comuni, o peggio ancora di quelle private che ci vengono lasciate in custodia in una situazione simile»

UNA “SOLUZIONE TEMPORANEA” DURATA QUASI DIECI ANNI
Zuffi sottolinea come, a distanza di quasi dieci anni, il progetto di assegnazione di una nuova area sia ancora fermo, e che la situazione, tra ospite e ospitato, sia diventata imbarazzante: «È un po’ come se chiedessi a un amico di ospitarmi in casa un paio di settimane, in attesa che si completi la casa, e poi ci rimanessi degli anni…»
La lega Navale, spiega Zuppi, è anche stata propositiva: «Abbiamo presentato una proposta formale circa 18 mesi fa. Ma ogni volta che il dossier passa da un ufficio tecnico all’altro emergono piccoli ostacoli burocratici che ne rallentano o bloccano l’attuazione. A questo punto, cominciamo a sospettare che l’iter sia ostacolato più da una mancanza di volontà politica che da veri problemi tecnici… Noi non vogliamo privilegi, ma la possibilità di operare in condizioni adeguate, come le altre associazioni del territorio. La nostra attività, che prosegue da oltre 60 anni, rappresenta un’opportunità per la popolazione, per le famiglie e per chiunque voglia avvicinarsi al mondo della vela».
Zuppi ha affidato il suo appello anche ai social, più precisamente nel canale Youtube della Lega Navale varesina
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE: “SIAMO ARRIVATI ALLA FINE DEL TUNNEL”
Abbiamo provato così a chiedere direttamente all’amministrazione comunale quali fossero le difficoltà e quali speranze avessero i soci della Lega Navale. L’assessore che se ne è occupato principalmente – diciamo principalmente perchè in quella situazione, urbanistica, lavori pubblici, patrimonio e ambiente sono strettamente legati, e sicuramente la questione è passata attraverso tutti questi uffici – è Stefano Malerba, assessore allo sport.
«E’ una questione complessa, ma che ci sta molto a cuore – premette Malerba – Perchè questa situazione è un problema per tutti, sia per gli ospitati che per gli ospiti e ci teniamo a risolverlo: una questione però non facile da affrontare a causa delle tante implicazioni della zona. Una delle proposte ricevuta dalla Lega Navale colloca la loro nuova sede davanti al Lido, e su quello stiamo lavorando: ma sono molti i passaggi che abbiamo dovuto superare. Ora però siamo arrivati alla conclusione: manca solo una firma, per una piccola parte del terreno richiesto, ma abbiamo già avuto la disponibilità a concludere. Possiamo dire che ormai è questione di settimane, a settembre la Lega navale potrebbe già avere la possibilità di lavorare alla loro nuova sede».
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