L’indifferenza e la memoria: inaugurata a Varese la Meridiana della Resistenza

Il prefetto Pasquariello richiama le parole di Liliana Segre contro l’indifferenza durante la cerimonia di inaugurazione organizzata dall’Anpi provinciale per l’80° anniversario della Liberazione

«L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori». Queste parole, pronunciate più volte da Liliana Segre, risuonarono in particolare nel Giorno della Memoria del 2018, mentre la senatrice a vita percorreva i corridoi del Memoriale della Shoah al Binario 21, accanto alla Stazione Centrale di Milano, da dove partivano i treni carichi di deportati ebrei diretti ai campi di sterminio nazisti. Un luogo simbolo della Shoah.

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Il monito contro l’indifferenza lanciato da Segre resta dunque un messaggio fondamentale non solo per il futuro, ma anche per il presente, in un mondo segnato da guerre che rischiano di riportare indietro di ottant’anni le lancette della storia.
Quelle parole, dense di significato in un tempo che sembra averlo smarrito, sono state riprese dal prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello, in occasione dell’inaugurazione della Meridiana della Resistenza, realizzata dall’Anpi provinciale e collocata presso la Cooperativa di Belforte, per celebrare l’80° anniversario della Liberazione.

Il prefetto ha sottolineato come la Meridiana, opera dell’artista Francesco Baggio, non sia solo un oggetto esteticamente pregevole, ma soprattutto un richiamo a un dovere civico: «La necessità di ricordare nel tempo».
Nonostante il maltempo e il clima post-vacanziero, la cerimonia ha visto una partecipazione significativa: circoli Anpi, cittadini, associazioni e rappresentanti politici provinciali del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Rifondazione Comunista e del Partito Comunista.
Sul palco della Cooperativa di Belforte, la presidente provinciale dell’Anpi Ester De Tomasi – figlia di un deportato a Mauthausen – e il presidente della cooperativa Fabrizio Mirabelli hanno ribadito a loro volta l’importanza di non dimenticare, ben sapendo che la storia è maestra di vita solo per chi la conosce.

L’autore della Meridiana si chiama Francesco Baggio, ha 40 anni, è medico anestesista all’Ospedale di Circolo di Varese e da un anno è iscritto all’Anpi. «Quella delle meridiane è una passione che mi ha trasmesso mio padre – racconta Baggio – . Per noi è un magnifico gioco, perché giocare con il sole è il gioco più bello che ci sia: ti permette di entrare in contatto con la storia, la letteratura, la matematica e l’astronomia. Per me è come una terapia, tiene sveglia la mente».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 30 Agosto 2025
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