Il “Va Live Pal” riempie i Giardini Estensi: musica, parole e impegno per la Palestina
Dodici band, decine di artisti, testimonianze e una partecipazione calorosa. Sabato 30 i Giardini Estensi di Varese hanno ospitato il grande evento musicale promosso dal Comitato Varesino per la Palestina per tenere alta l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza

Dodici band, decine di artisti, testimonianze e una partecipazione calorosa. Sabato 30 agosto, i Giardini Estensi di Varese hanno ospitato “Va Live PAL – Musica per non morire”, il grande evento musicale promosso dal Comitato Varesino per la Palestina per tenere alta l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza.
Con il patrocinio del Comune di Varese, la manifestazione ha trasformato il cuore verde della città in uno spazio di incontro e riflessione, capace di unire cultura, impegno civile e solidarietà concreta
Una giornata di musica e testimonianze
L’iniziativa è cominciata nel primo pomeriggio con “Fuori PALco”, sei gruppi di artisti impegnati in una serie di performance musicali e artistiche diffuse nei vari spazi del parco. A partire dalle 16.30 l’evento si è spostato sul palco centrale, dove si sono alternati concerti, letture, testimonianze e interventi. Il filo conduttore dell’intera giornata è stato quello di unire l’arte al senso di responsabilità collettiva. «Il concerto nasce dalla consapevolezza che la musica non è solo intrattenimento, ma resistenza, resilienza e speranza – hanno dichiarato gli organizzatori – La musica ha il potere di unire, di emozionare e di rendere concreta la forza del cambiamento collettivo».
I primi a esibirsi sono stati i cantanti del coro Gospel di SoleVoci guidati da Fausto Caravati. A seguire si sono avvicendati dodici band e gruppi musicali locali, accompagnati da poeti, attivisti e operatori impegnati da anni nella cooperazione internazionale e nella difesa dei diritti umani. Durante il pomeriggio e la serata si sono susseguiti interventi che hanno toccato diversi aspetti della crisi in Palestina: dalle testimonianze di operatori umanitari e medici, alle voci di attivisti transfemministi e rappresentanti di associazioni coinvolte direttamente sul campo. Sono stati proposti anche contributi video e una proiezione artistica del fotografo Eduardo Castaldo, fino a un’intervista conclusiva a Egidia Beretta, madre di Vittorio Arrigoni, attivista e giornalista ucciso a Gaza nel 2011.
Presente sul palco anche il sindaco Davide Galimberti, che ha ringraziato gli organizzatori e si è detto contento che la manifestazione si sia svolta a Varese perché interpreta il pensiero di tanti concittadini.
Due giorni a piedi lungo la via Francisca per la pace e per Gaza
Solidarietà concreta per Gaza
Oltre all’aspetto culturale e simbolico, Va Live PAL ha avuto un obiettivo ben preciso: raccogliere fondi per due associazioni che operano direttamente sul campo. Il ricavato dell’evento è stato infatti destinato a PalMed Italia, l’associazione dei medici palestinesi che si occupa di inviare farmaci, fondi e personale sanitario agli ospedali di Gaza, e a Gazzella Onlus, da anni attiva nell’assistenza e riabilitazione dei bambini palestinesi feriti, oggi impegnata soprattutto nella distribuzione di acqua e pasti caldi.
«L’evento di musica e raccolta fondi vuole unire momenti di valore umano e politico – hanno spiegato ancora gli organizzatori – Alzare una voce, chiara, competente e coraggiosa, e accendere un faro di verità in un contesto di silenzi e distorsioni. Questa è un’occasione preziosa per riportare al centro la legalità internazionale, i diritti umani e la necessità urgente di giustizia per il popolo palestinese».
A fare da cornice alla giornata anche gli stand gastronomici, rimasti attivi per tutta la durata dell’evento, contribuendo a creare un clima conviviale in una cornice che ha saputo mescolare partecipazione e consapevolezza.
Ora la solidarietà e il sostegno per Gaza continuano con la marcia per la pace, che si terrà il 5 e il 6 settembre su due tappe della via Francisca: tra le più recenti adesioni, oltre a numerosi comuni del varesotto e associazioni, anche quella dell’associazione Calimali.

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