113 alberi e 168 arbusti nel bosco del Campo dei Fiori: finanziamenti dall’Europa per risanare le aree devastate dall’incendio del 2017
Dopo quasi 8 anni, sono iniziati a Luvinate i lavori di recupero nel Campo dei Fiori, finanziati dall'Unione Europea, per risanare le zone danneggiate dal fuoco e creare un bosco resiliente e protettivo contro i cambiamenti climatici

Dopo quasi 8 anni dal tragico incendio del Campo dei Fiori, sono iniziati questa settimana i lavori su aree molto compromesse dal fuoco del 2017, su iniziativa del Comune di Luvinate.
Un lavoro difficile, che ha necessitato di un complesso e lungo lavoro preparatorio, derivante dall’individuazione delle proprietà boschive e il loro accorpamento, e dal raggiungimento di aree compromesse dal fuoco e dagli schianti.
OBIETTIVI E INTERVENTI – Gli interventi riguardano sia la messa in sicurezza sia la ricostituzione ecologica del soprassuolo forestale. È prevista la gestione di molte piante morte in piedi o a terra e la conseguente gestione della necromassa per una superficie di 53405 mq. Saranno eseguiti diradamenti selettivi, soprattutto nei cedui di castagno pesantemente colpiti da incendio, a prevenzione di temuti futuri collassi, con l’asportazione tramite teleferica del legno su di una superficie di 7025 mq. Si procederà così con piantumazioni a gruppi su aree schiantate o percorse dal fuoco. Le nuove specie arboree comprenderanno acero campestre e di monte, faggio, castagno, betulla, frassini, roverella, cerro, ciliegio e tiglio .
Accanto a queste, saranno inseriti arbusti autoctoni (rosa canina, prugnolo, biancospino, ginepro, ginestra, maggiociondolo, corniolo) per arricchimento forestale. Verranno collocati 113 alberi e 168 arbusti. Particolare attenzione sarà posta alla conservazione di piante con microhabitat e di arbusti con frutti utili alla fauna.
La gestione comprenderà anche opere di regimazione idrica, con bioretentori e l’orientamento dei fusti a terra per contenere erosione e colate detritiche . Si realizzeranno inoltre piccoli ambienti umidi e radure fiorite per incrementare la biodiversità . Complessivamente il progetto mira a ricostituire un bosco resiliente, multifunzionale e ricco di biodiversità, riducendo il rischio di dissesti futuri.

FONDI DALL’EUROPA – Questo lavoro, per un investimento di circa 120.000€, é finanziato dall’Unione Europea e in parte con fondi comunali, grazie alla promozione e alla successiva aggiudicazione da parte del Comune del progetto europeo #lifeclimatepositive, di cui Luvinate é tra i partner nazionali insieme a Regione Lombardia, Ersaf, Università di Padova, FSC, Etifor, Walden ed Eticae.
IL RUOLO DI ASFO VALLI DELLE SORGENTI – L’associazione promossa dal Comune di Luvinate e dal Parco Campo dei Fiori per combattere il frazionamento fondiario ed avviare una gestione forestale innovativa, ha ricoperto un ruolo centrale, riunificando le proprietà e dunque consentendo di operare in modo efficace su un areale non polverizzato, ma gestito in maniera coordinata e coerente.

PER UN BOSCO DI PROTEZIONE. A REGIONE LOMBARDIA CHIEDIAMO UNA STRATEGIA FORESTALE. AVANTI CON IL METODO ASFO e UNA DIMENSIONE NAZIONALE – «Il progetto mira a ricostituire un bosco resiliente, multifunzionale e ricco di biodiversità, riducendo il rischio di dissesti futuri. La priorità di questo intervento, dei numerosi lavori promossi in questi anni e dei prossimi in programma é quello di avere un bosco di nuovo curato e capace di essere “bosco di protezione” per le comunità a valle, di fronte ai cambiamenti climatici e agli eventi meteo estremi sempre più frequenti. Su questo i Comuni montani dovranno aggiornare le loro priorità, continuando ad investire in prevenzione e gestione dei boschi. Su questo sarà necessario un deciso cambio di passo di Regione Lombardia, per sostenere sempre di più i comuni tramite una strategia forestale adeguata. Siamo contenti anche dei traguardi raggiunti: la vittoria di un bando europeo ci ha consentito di aprirci ad un contesto nazionale, con il continuo scambio di conoscenze e buone prassi che continuano ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze ed azioni. La scommessa di Asfo infine, velleitaria secondo alcuni nel 2021, si sta invece rivelando la strada giusta per ridare un futuro ed un significato ai nostri boschi».

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