C’è un sospettato per l’omicidio di Edoardo Sarchi, il 44enne di Cunardo ucciso in Albania

Ricercato un uomo di 48 anni. Alla base dell’omicidio secondo la polizia albanese uno scontro verbale. Durante le perquisizioni domiciliari gli investigatori hanno trovato armi e contanti

Generico 29 Sep 2025

Potrebbe essere la svolta decisiva quella emersa nelle ultime ore dalla polizia albanese che ha reso noto di aver identificato un soggetto sospettato di essere responsabile della morte di Edoardo Sarchi, il 44enne di Cunardo, imprenditore, ucciso fra venerdì e sabato scorsi in Albania sulle montagne a 200 chilometri da Valona.

L’indagine della polizia ha portato a un 48enne, sospettato di aver avuto uno scontro verbale, per motivi poco convincenti, con la vittima e i suoi accompagnatori, probabilmente nel corso di un’uscita a caccia. Il ricercato, KS, è sospettato di aver sparato con un colpo di arma da fuoco contro il gruppo nei pressi della strada “Nivicë-Salari”, dove, a seguito della sparatoria, il 44enne ha perso la vita.

Nel corso delle attività di indagine sono stati sequestrati sul posto i veicoli utilizzati dalla vittima e dai suoi accompagnatori, nonché 2 fucili da caccia. Durante i controlli, come riporta sempre il quotidiano albanese «Express» i servizi di polizia hanno trovato nascosti in una capanna, in una profonda zona montuosa tra i villaggi di Nivicë e Bolënë, il veicolo e gli indumenti che il 48enne avrebbe utilizzato durante la commissione del crimine. Sempre in questa zona è stata trovata una borsa abbandonata tra i cespugli, contenente un binocolo a infrarossi, un binocolo termico, una fondina per pistola e una torcia elettrica.

Inoltre, durante i controlli effettuati in collaborazione con i servizi di polizia di Valona, nell’appartamento del 48enne e negli appartamenti della sua famiglia, nel villaggio di Mesaplik e a Valona, sono stati rinvenuti circa 2.500.000 lek (in lek ed euro), 3 fucili da caccia con munizioni da combattimento (fucili da caccia e proiettili), 450 semi di cannabis sospetti e 2 casseforti (chiuse).

Nel corso delle indagini la polizia aveva interrogato un pastore della zona che aveva dichiarato di aver avvertito degli spari. Le indagini avevano delineato un quadro iniziale piuttosto complicato per arrivare a identificare il responsabile dell’accaduto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2025
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