Dalla comunità pastorale di Saronno preghiere per la pace e 21mila euro per la parrocchia Sacra Famiglia di Gaza

Il prevosto don Giuseppe Marinoni nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e dimostrato generosità, invita a proseguire ora il cammino sulla via del dialogo, unica via per la pace

don Giuseppe Marinoni

Il prevosto di Saronno don Giuseppe Marinoni torna ancora una volta sui temi della pace e dell’impegno personale richiesto a ciascuno ad essere promotore di quella pace “disarmata e disarmante” di cui ha parlato nei giorni del suo insediamento papa Leone.

Lo fa con una nota a nome della Comunità pastorale Crocifisso Risorto diffusa ieri sera.

«Spesso diciamo di sentirci impotenti di fronte al dolore provocato alle popolazioni colpite dalle guerre, che continuano ad imperversare nel mondo. Per questo più volte siamo scesi in piazza con l’associazione “4 Passi di Pace” a fare chiasso, accompagnato dal suono delle campane delle nostre sette chiese, per dire basta alla guerra – scrive don Marinoni – Convinti dell’importanza della preghiera, abbiamo imparato il valore del silenzio che diventa accorata invocazione al Dio della pace. Per questo venerdì scorso le due comunità, cristiana e musulmana, rispettivamente nella Chiesa e nella Moschea, hanno vegliato pregando per la pace. Da ultimo, tutti insieme come Città di Saronno, abbiamo raccolto offerte da destinare alla Parrocchia Sacra Famiglia di Gaza. Attraverso il canale del Patriarcato Latino di Gerusalemme invieremo in questi giorni la somma raccolta di  21.411 euro».

Il prevosto, nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e dimostrato generosità, invita a proseguire ora il cammino sulla via del dialogo, unica via per la pace: «Ci impegniamo ad essere operatori di quella pace “disarmata e disarmante”, come ci ha detto papa Leone, e continueremo a favorire il dialogo convinti che il disarmo comincia dalle parole. Così scriveva papa Francesco dal Policlinico Gemelli, poche settimane prima della sua morte: “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. Gli fece eco Papa Leone pochi giorni dopo la sua elezione, nell’incontro con gli operatori della comunicazione: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività. Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce”».

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Pubblicato il 24 Settembre 2025
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